Fondo Impresa Donna per l’Imprenditoria femminile

Diventa imprenditrice, apri la tua azienda e fai crescere il tuo progetto con il sostegno dell’imprenditorialità femminile Fondo Impresa Donna.

Il Fondo Impresa Donna nasce per sostenere le imprese femminili con uno stanziamento di 400 milioni di euro.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”, è stato istituito un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro (che raggiungeranno 400 milioni) destinati all’imprenditoria femminile.

Ma vediamo in dettaglio cosa prevede Fondo Impresa Donna:

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Cooperative e società di persone (S.a.s. e/o S.n.c.) con almeno il 60% di donne socie;
  • Società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne;
  • Imprese individuali, la cui titolare è una donna;
  • Lavoratrici autonome, che si impegnano ad aprire p. Iva entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo.
  • Persone fisiche che intendono avviare l’attività, impegnandosi alla costituzione entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo.

Per le Neo costituite (ovvero da meno di un anno), la sede legale o operativa deve essere collocata in Italia.

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili di Fondo Impresa Donna possono riguardare i seguenti settori:

  • Industria;
  • Artigianato;
  • Trasformazione dei prodotti agricoli;
  • Servizi;
  • Commercio;
  • Turismo.

 

Cosa finanzia?

Progetti che prevedono programmi di spesa, con un tetto massimo di € 250.000,00 (escluso Iva) per le Nuove Imprese e fino ad € 400.000,00 (escluso Iva) per imprese già esistenti.
Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 24 mesi.

Spese ammissibili (solo beni nuovi):

    • Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
    • Immobilizzazione immateriali;
    • Servizi cloud per la gestione aziendale;
    • Personale dipendente, assunto dopo la data di presentazione della domanda.

Le agevolazioni

Per le nuove imprese: contributi a fondo perduto la cui copertura varia dal 50% all’80% (fino al 90% se donne disoccupate) in base all’ammontare dell’investimento (ovvero se fino a 100 k e/o da 100 a 250k).

Per le imprese da 1a 3 anni: copertura dell’80% delle spese ammissibili, di cui la metà a fondo perduto e la metà a tasso zero in 8 anni e il restante 20% a carico dell’impresa, oltre Iva.

Per le imprese da 3 anni in poi: l’investimento in beni sono coperti con finanziamento agevolato, mentre le spese di capitale circolante sono coperte con contributo a fondo perduto.

Elenco documenti:

  • Dati anagrafici e/o visura camerale aggiornata e/o atto costitutivo – p.iva del proponente/i;
  • Contatti mail e telefonici;
  • Curricula e/o storia aziendale del proponente/i;
  • Preventivi di spesa oggetto dell’investimento al netto dell’Iva su carta intestata fornitore, con timbro e firma autografa;
  • SmartCard per la firma digitale
  • Credenziali SPID

 

Perché scegliere noi?

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Per approfondire l’argomento trattato, visita il sito ufficiale a questo link.

Resto al sud per commercianti e isole

Resto al sud rivolto a commercianti e isole minori

Importanti Aggiornamenti Resto al sud:
Resto al sud estende la possibilità di richiedere l’incentivo a commercianti isole minori del centro-nord.

Il doppio ampliamento, che riguarda i settori di applicazione e i confini geografici, è stabilito dall’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (legge di conversione con modificazioni del Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121).

Di seguito, le isole del Centro-Nord a cui sono stati estesi gli incentivi.

Isole minori marine

  • Campo nell’Elba
  • Capoliveri
  • Capraia
  • Giglio
  • Marciana
  • Marciana Marina
  • Ponza
  • Porto Azzurro
  • Portoferraio
  • Portovenere
  • Rio
  • Ventotene

Isole lagunari e lacustri:

  • Isole della laguna veneta:
      • Lido
      • Murano
      • Pellestrina
      • Burano
      • Sant’Erasmo
      • Mazzorbo
      • Vignole
      • Torcello
      • San Giorgio
      • San Michele
      • San Clemente
      • San Francesco del Deserto
      • Marzobetto
      • San Lazzaro degli Armeni
  • Isole della laguna di Grado:
      • Isola di Grado
      • Isola di Santa Maria di Barbana
      • Isola di Morgo
  • Isole del lago d’Iseo
      • Monte Isola
  • Isole del lago di Garda
  • Comacina (lago di Como)
  • Isola d’Orta – San Giulio
  • Isole del lago Trasimeno:
      • Isola Maggiore
      • Isola Polvese
  • Isole Borromee:
      • Isola Superiore
      • Isola Bella
      • Isola Madre
      • Isola San Giovanni

 

“Resto al Sud” è stato finalmente esteso alle attività commerciali.

Resto al Sud è un incentivo per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, che prevede contributi economici fino a 200.000 euro per nuove imprese o attività.

La misura è stata estesa ai soggetti fino a 55 anni di età, ad altri comuni sul territorio nazionale, ma la vera novità è che finalmente Resto al sud estende la possibilità di richiedere l’incentivo a  commercianti isole minori del centro-nord.

Cos’è Resto al sud?

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. L’incentivo si rivolge ad imprese costituite dopo il 21/06/2017 ed a liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

Come funziona? Leggi questo articolo o scarica la brochure.

Perché scegliere noi?

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Pescheria Le Stelle del Mare

Pescheria le Stelle del mare, eccellenza italiana

Oggi vi raccontiamo la storia di Massimiliano, instancabile lavoratore con esperienza ventennale, che rinnova la sua Pescheria Le Stelle del Mare a Baronissi grazie ad i finanziamenti di Invitalia.

Da anni Massimiliano, ogni mattina, esce di casa che fuori è ancora buio e sceglie i migliori prodotti da portare sul suo banco.

Una vita di sacrificio e passione per il mare che premia: “le Stelle del Mare” è annoverata tra le migliori pescherie del panorama salernitano, e, grazie all’impegno profuso nel garantire la qualità, la freschezza e l’eccellenza del prodotto certificata da eccellenzeitaliane.com.

La reputazione de “Le Stelle di Mare” è fortificata e confermata ogni giorno dall’impegno quotidiano nel fornire ai propri clienti una variegata gamma di pesce fresco e frutti di mare fin dalle prime ore del mattino, dettagliandone e scegliendone accuratamente la provenienza:
oggi è la Pescheria di Baronissi preferita da chi esige qualità.

Oggi la Pescheria le Stelle del Mare, dopo anni di attività, ha una veste completamente nuova:
grazie all’intervento di finanza agevolata, anche il locale rende giustizia alla qualità del prodotto.

Un nuovo progetto di successo basato sull’esperienza e la passione per il mare:
L’accoglienza di Massimiliano e del personale, il nuovo ed elegante locale e la bontà del profumo del pesce fresco di giornata, sano e sicuro, pescato dalle barche dei nostri mari e trattato con cura rispettando la stagionalità dei prodotti, sono gli ingredienti principali di questa attività.

Scopri come abbiamo aiutato Massimiliano.

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cultura crea

Cultura Crea: Novità 2021 su beneficiari e spese ammesse

Cos’è “Cultura Crea”

”Cultura Crea” sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale-turistica che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La domanda si presenta solo online.

A chi è rivolto Cultura Crea?

“Cultura Crea” si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (destinatarie dell’intervento PON 2014-2020 Cultura e sviluppo).

In particolare:

– l’incentivo per la “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” finanzia:

  • team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
  • le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” finanzia:

  • le imprese costituite in forma societaria  da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” finanzia imprese e soggetti del terzo settore. In particolare:

  • ONLUS
  • imprese sociali

Quali sono le novità del 2021 per le imprese?

Cultura Crea ha ampliato i territori di intervento, la platea dei beneficiari e le spese ammesse alle agevolazioni; più un servizio di Tutoring per i beneficiari delle agevolazioni.

Sono solo alcune delle novità previste per l’incentivo di Invitalia, Cultura Crea, che a breve sarà sospeso, per ripartire in pochissimi giorni con un nuovo sportello, dotato di nuove regole destinate alle imprese della filiera culturale e creativa.

Ma per Cultura Crea non è finita qui. A breve partirà anche un secondo sportello ad hoc “Emergenza Covid-19” per chi è stato danneggiato dalla pandemia, le informazioni saranno disponibili sempre sul sito di Invitalia.

Tutto è contenuto nel Decreto Ministeriale del Mibact del 10 Dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 40) il 17 febbraio scorso, che va a modificare il vecchio DM dell’11 Maggio 2016, introducendo modifiche ed integrazioni all’incentivo.

Le modalità di apertura dei due nuovi sportelli agevolativi saranno definite con apposite direttive, che saranno emanate dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Cultura & Sviluppo 2014 – 2020.

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microcredito imprenditoriale

Microcredito imprenditoriale: alternativa al credito tradizionale

Microcredito imprenditoriale: Possibilità di ottenere un finanziamento complessivo di 50.000 euro.

Il Microcredito ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di piccoli imprenditori che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale.

Novità del 2021 per il Microcredito, pubblicata in Gazzetta ufficiale, è l’innalzamento della soglia dell’importo finanziabile a 40.000 euro con un incremento di ulteriori 10.000 euro.

Il Microcredito imprenditoriale è un mutuo chirografario a tasso fisso intorno al 6%. La durata è da 24 a 60 mesi, aumentati di 6 in caso di preammortamento.

L’importo massimo è di 40.000 euro che possono diventare 50.000 euro se le ultime 6 rate pregresse sono state pagate puntualmente e se lo sviluppo del progetto risulta in linea con il raggiungimento dei risultati stabiliti dal contratto.

A chi è rivolto il Microcredito Imprenditoriale?

I professionisti e le imprese che operano nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del fondo, nel dettaglio:

  • Lavoratori autonomi (Sia professionisti iscritti agli ordini, sia i professionisti che hanno aderito alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico e in possesso dell’attestazione);
  • Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni con un massimo di 5 dipendenti;
  • Società di persone, società tra professionisti, srl semplificate, società cooperative titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con un massimo di dieci dipendenti;
  • Imprese che hanno avuto nei tre esercizi antecendenti alla richiesta:
    – un attivo patrimoniale di massimo 300.000 euro;
    – ricavi lordi fino a 200.000 euro;
    – livello di indebitamento non superiore a 100.000 euro.

Quali sono le spese ammissibili?

  • Acquisto di beni anche usati (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
  • Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
  • Sostenimento dei costi per la formazione aziendale volta ad elevare la qualità professionale e le capacità tecnico gestionali del titolare, dipendenti o soci
  • Ripristino capitale circolante;
  • Operazioni di liquidità.

Vuoi saperne di più?
Qui l’elenco aggiornato degli istituti di Credito convenzionati

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iniziative imprenditoriali selfiemployment

Iniziative imprenditoriali: Nuovo Selfiemployment

Nuovo Selfiemployment: finanziamenti con prestiti a tasso zero fino a 50.000 per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali.

Selfiemployment è uno strumento che finanzia l’avvio di iniziative imprenditoriali rivolto a donne inattive e disoccupati di lungo periodo in qualsiasi ambito lavorativo su tutta l’Italia.

Il rinnovamento di questo strumento estende l’incentivo con nuove soluzioni finanziarie e operative più vantaggiose a donne inattive e disoccupati senza limiti di età.

In particolare:

  1. Documentazione più agile e snella nella presentazione della domanda
  2. Allungamento da 60 a 90 giorni per la costituzione della nuova società/ditta individuale;
  3. Allungamento da 6 a 12 mesi per l’inizio della restituzione del finanziamento Microcredito e Microcredito esteso
  4. Per i piccoli prestiti, il 1°SAL passa dal 50% al 70% del finanziamento.

A chi è rivolto Selfiemployment?

  • NEET (Not in Education, Employment or Training) ossia persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
    • Si sono iscritti al programma Garanzia giovani entro il 29esimo anno di età;
    • Non sono impegnati in altre attività lavorative o in percorsi di studio o formazione professionale.
  • Donne maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative (non necessita l’iscrizione a Garanzia Giovani)
  • Disoccupati di lunga durata, persone maggiorenni che al momento della domanda:
    • Non risultano occupati in altre attività lavorative;
    • Hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID

Quali sono le iniziative ammesse per accedere al finanziamento Selfiemployment?

I soggetti che possono richiedere il finanziamento Selfiemployement sono:

  • Imprese individuali, società di persone, società cooperative, cooperative sociali, composte da massimo 9 soci:
    • costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda purché inattive;
    • non costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’ammissione alle agevolazioni.
  • Associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive.

Quali sono le attività finanziabili ammesse?

Sono ammissibili, in base all’articolo 6 dell’Avviso pubblico, le iniziative riferibili a tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio:

  • Turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali ricreativi;
  • Servizi alla persona;
  • Servizi per l’ambiente;
  • Servizi ITC
  • Risparmio energetico ed energie rinnovabili;
  • Servizi alle imprese;
  • Manufatturiere e artigiane;
  • Imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lettera c, punti i e ii del Reg. UE n. 1407/2013;
  • Commercio al dettaglio e all’ingrosso.

Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacoltura, della produzione primaria in agricoltura, non che, le attività che si riferiscono ai settori economici espressamente esclusi dall’articolo 1 del Reg. (UE) 1407/2013.

Sono altresì escluse le attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco (ATECO 2007, Sezione R divisione 92).

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese in investimenti materiali e immateriali ammesse alle agevolazioni sono quelle inerenti all’acquisto di:

  • Beni mobili quali, strumenti, attrezzature e macchinari;
  • Hardware e software;
  • Opere murarie, entro il limite del 10% dell’ammontare delle spese di cui suddette;

Le spese in capitale circolante ammesse alle agevolazioni sono quelle inerenti:

  • La locazione di beni immobili e canoni di leasing;
  • Le utenze;
  • I servizi informatici, di comunicazione e di promozione;
  • I premi assicurativi;
  • Le materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti;
  • I salari e stipendi;
  • L’Iva non recuperabile.

Quali sono le agevolazioni concedibili?

Le agevolazioni per le iniziative imprenditoriali, concesse in forma di finanziamento agevolato senza interessi e non assistito da nessuna forma di garanzia reale e/o di firma, della durata di sette anni rimborsabili con rate mensili posticipate, si dividono in:

  • Microcredito – per tutte le iniziative che prevedono spese ammissibili per la costituzione e l’avvio della nuova iniziativa comprese tra 5.000 e € 25.000 al netto dell’Iva, le agevolazioni consistono in un finanziamento pari al 100% del programma di spesa;
  • Microcredito Esteso – per tutte le iniziative che prevedono spese ammissibili per la costituzione e l’avvio di una iniziativa compresa tra 25.001 – 35.000 al netto dell’IVA, le agevolazioni consistono in un finanziamento pari al 100% del programma di spesa;
  • Piccoli prestiti – per tutte le iniziative che prevedono spese ammissibili per la costituzione e l’avvio della nuova iniziativa comprese tra 35.001 e € 50.000 euro al netto dell’Iva, le agevolazioni consistono in un finanziamento pari al 100% del programma di spesa.

Le predette misure si differenziano per gli importi concedibili per le modalità di erogazione.

Quali sono i tempi?

Sarà possibile presentare la domanda dalle 12.00 del 22 febbraio 2021 esclusivamente on-line sulla piattaforma informatica di Invitalia.

Le domande sono valutate da Invitalia in base all’ordine cronologico di presentazione, Fino a esaurimento dei fondi.

Dopo la verifica formale del possesso dei requisiti, È prevista una valutazione di merito riguardante le competenze tecniche gestionali dei proponenti nonché la sostenibilità economico-finanziaria delle iniziative imprenditoriali.

L’esito della valutazione viene comunicato entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

In sede di compilazione della domanda il proponente potrà scegliere se partecipare o meno ad un colloquio conoscitivo che verrà svolto con il personale di Invitalia in modalità remota.

Chi decide di svolgere colloquio avrà la possibilità di avere un vantaggio nell’attribuzione dei punteggi previsti nella griglia di valutazione.

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Chiara, imprenditrice di successo

Un’imprenditrice di successo in periodo di crisi

Oggi vi raccontiamo la storia di Chiara, imprenditrice di successo, titolare della pasticceria Mon sciù a Napoli.

La storia di Chiara è la storia di un’imprenditrice di successo, un esempio di resilienza nella sua categoria, in tempi difficili come questi in cui il suo e tanti altri settori stanno subendo un forte calo dovuto al lockdown.

Chiara si è fatta da sola, ha seguito la sua passione principale, abbandonando gli studi di Psicologia alla Sapienza di Roma ad appena 5 esami dalla laurea.

Inizia a muovere i suoi primi passi in una cioccolateria di Roma.

Successivamente viene contattata dal Belgio, dove inizia a frequentare uno stage a Florenville, piccola cittadina di appena 3000 abitanti; in seguito lo stage diventa contratto di lavoro.

Chiara non si accontenta, vuole conoscere, studiare, esplorare, continuare ad approfondire le lingue, infatti lei si definisce “pasticciera globetrotter”, forse unica nel suo settore.

Non i ferma decide di imbarcarsi sul mega yacht Christina, gioiello di Aristotele Onassis per intenderci, continua a conoscere, ad esplorare ad arricchirsi.

Si trasferisce a Parigi, dove inizia a lavorare al Museo del Cioccolato, suo sogno da sempre.

Prosegue per la sua strada che la porta ad imbarcarsi di nuovo questa volta per cucinare alle dipendenze di un magnate cinese.

Visita i Caraibi ed il golfo del Bengala e grazie a questa esperienza, inizia a mixare i sapori classici con quelli esotici.

Da qui inizia a covare il desiderio di tornare in patria e mettersi in proprio.

Ne 2018 fa ritorno a Napoli dove inizia a cercare tutti gli “ingredienti” per mettere in piedi la sua pasticceria.

Poco prima del lockdown nasce Mon Sciù

Mon Sciù propone dolci esclusivi, un sapiente mix tra sapori esotici e tradizione napoletana, tra i preferiti dell’imprenditrice di successo, troviamo la pasta choux con crema mousselline alla vaniglia e quella con l’albicocca del Vesuvio e timo.

Chiara è un esempio di resilienza nella sua categoria, si organizza da sola, si fa conoscere attraverso i social, il suo codice iscrizione alla camera di commercio prevede asporto e delivery.

Inizia un nuovo capitolo: la consegna le consente di distinguersi in un periodo micidiale per il commercio e l’artigianato.

Chiara vola…

Leggi l’articolo sul Mattino

Scopri come abbiamo aiutato Chiara.

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Aumenta il fondo perduto Resto al sud

Aggiornamenti Resto al sud: Gli under 56 possono accedere al finanziamento

Aggiornamenti Resto al sud. L’età massima dei beneficiari è stata aumentata: possono accedere al finanziamento gli under 56.

Il 30 dicembre 2020 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 322 la Legge di Bilancio 2021 (L. n. 178/2020). Trattasi del “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023”.

Il testo introduce misure per:

  • il rilancio delle imprese.
  • il sostegno alle famiglie e ai lavoratori
  • l’implementazione delle politiche sociali
  • interventi mirati su sanità, scuola, università e ricerca, cultura, sicurezza, informazione, innovazione e trasporti.

Alcune importanti novità interessano direttamente le attività di Invitalia e della sua controllata Mediocredito Centrale (MCC)

Viene ampliata la platea dei beneficiari della misura, elevando da 45 a 55 anni la loro età massima.

Migliorano le condizioni di accesso alle agevolazioni, in particolare:

Viene ampliata la platea dei beneficiari:

  • il finanziamento Resto al sud ha modificato l’età massima dei beneficiari, può essere concesso agli under 56. (Art.1 Comma 170)

Cos’è Resto al sud?

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. L’incentivo si rivolge ad imprese costituite dopo il 21/06/2017 ed a liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

Come funziona Resto al Sud? Leggi questo articolo o scarica la brochure.

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Formazione 4.0

Formazione 4.0: l’agevolazione che forma il tuo dipendente

La Formazione 4.0: Credito di imposta per la formazione dei dipendenti.
Il Decreto direttoriale 9 giugno 2020 disciplina l’intervento agevolativo sulla Digital Transformation istituito all’articolo 29, commi da 5 a 8, del Decreto crescita, finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

A chi si rivolge?

A tutte le imprese risiedenti in Italia indipendentemente:

  • Dalla forma giuridica;
  • Dalle dimensione aziendale;
  • Dal settore economico;
  • Dal regime contabile;
  • Dalle modalità di determinazione del reddito.

Tra i soggetti beneficiari rientrano anche gli enti non commerciali a condizione che svolgano attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d’impresa.

Sono compresi anche consorzi e le reti soggetto che, ai fini delle imposte sui redditi, figurano tra gli enti commerciali oppure tra quelli non commerciali.

Sono Escluse dall’applicabilità della misura le Imprese in difficoltà’ ai sensi dell’articolo 2, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014 e le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del D.Lgs. N. 231/2001.

Quali sono le attività ammesse?

Attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie:

  • previste dal Piano nazionale Impresa 4.0 (big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, simulazione e sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva (o stampa tridimensionale), internet delle cose e delle macchine integrazione digitale dei processi aziendali.
  • applicate in ambiti specifici (vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione)

 

NB: Sono espressamente escluse le attività di formazione svolte in ottemperanza alla normativa su salute e sicurezza, protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

Cosa agevola?

Il costo aziendale (retribuzione lorda, fino al 30% di quella annua lorda) del personale dipendente (compreso gli apprendisti) impegnato nelle attività di formazione 4.0 sia come «discente» che come «docente» o «tutor», limitatamente alle ore o alle giornate dedicate alla formazione.

Le spese ammissibile devono risultare da una certificazione rilasciata da Revisore iscritto all’Albo nella sezione A.

Per il 2020 è concesso un credito d’imposta nelle attività di formazione 4.0 (delle spese ammissibili) pari a:

  • 50 % per le micro e piccole imprese fino ad un massimo di € 300.000,00;
  • 40% per le medie imprese fino ad un massimo di € 250.000,00;
  •  30% per le grandi imprese fini ad un massimo di € 250.000,00.
  • non concorre a formare la base imponibile Ires/Irpef e Irap 
  • è cumulabile con altri aiuti di Stato aventi ad oggetto le stesse spese ammissibili, nel rispetto delle  intensità massime di aiuto previste dal Reg. n. 651/2014 (art. 31, punti 4 e 5)

 

 

 

Per tutte le imprese, fermi restando i limiti massimi annuali, la misura del bonus è aumentata al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione 4.0 ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.

NB: Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti, le spese di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta fino a 5.000,00 euro.

Perché scegliere noi?

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Aumenta il fondo perduto Resto al sud

Aumenta il fondo perduto Resto al sud

Aumenta il fondo perduto grazie al Decreto Rilancio che è stato approvato in Senato e sono state introdotte e confermate importanti novità sugli inventivi Resto al Sud.

Aumenta il fondo perduto e il finanziamento massimo, confermato il contributo liquidità per Resto al sud

Migliorano le condizioni di accesso alle agevolazioni per chi presenta la domanda a partire dal 19 luglio 2020, in particolare:

per le iniziative svolte in forma individuale:

  • il finanziamento massimo passa da 50.000 a 60.000 euro (art. 245 bis)

per tutte le iniziative:

  • il contributo a fondo perduto passa dal 35% al 50% delle spese ammissibili
  • il finanziamento bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le Pmi passa dal 65% al 50%

Inoltre è stato confermato (art. 245) che le imprese finanziate con Resto al Sud possono ottenere, al completamento del loro progetto, un ulteriore contributo a fondo perduto:

  • 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali svolte in forma individuale
  • 10.000 euro per ciascun socio, fino a un massimo di 40.000 euro, per le società

Cos’è Resto al sud?

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. L’incentivo si rivolge ad imprese costituite dopo il 21/06/2017 ed a liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

Come funziona Resto al Sud? Leggi questo articolo o scarica la brochure.

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Investimenti produttivi in Campania: Avviso S.Fi.N.

Investimenti produttivi in Campania: Avviso S.Fi.N.

Avviso S.Fi.N.
Strumento finanziario per il sostegno agli investimenti produttivi in Campania attuato in procedura negoziale con partecipazione del FRI regionale di Cassa Depositi e Prestiti

A chi si rivolge?

Investimenti produttivi in Campania rivolti alle Grandi Imprese, in forma singola o aggregata in forma di rete di imprese (non superiore a 4), come disciplinate dalla Legge n. 33 del 9 aprile 2009 come modificata dalla Legge n. 122 del 30 luglio 2010, con sede legale e/o unità locale nella Regione Campania o impegnarsi ad averla.

NB: 15mln dei 91mln stanziati sono destinati ai comuni (24) rientranti nelle aree di crisi appartenenti ai Poli di: Acerra-Marcianise-Airola, Castellamare-Torre Annunziata; Battipaglia-Solofra.

Sono ammissibili i programmi d’investimento in attivi materiali e immateriali, rientranti nei seguenti settori:

  • Aerospazio;
  • Automotive e cantieristica;
  • Agroalimentare;
  • Abbigliamento e moda;
  • Biotecnologie e ICT;
  • Energia e Ambiente;
  • Turismo.

Attività Ammesse

Ambiti di intervento:

  • Realizzazione di nuove Unità produttive;
  • Ampliamento di Unità produttive esistenti;
  • La diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente;
  • Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’Unità produttiva esistente;
  • Potenziamento e miglioramento della offerta ricettiva e, eventualmente, delle attività integrative, dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto;
  • Aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi o negli edifici delle unità locali oggetto dell’investimento.
  • Acquisizione di un’Unità produttiva esistente, adeguamento e messa in sicurezza degli spazi aziendali anche comuni;
  • Impianti, macchinari ed attrezzature in linea con la vigente normativa emergenziale;
  • La realizzazione di nuovi impianti di climatizzazione, di ventilazione e aerazione ai fini di abbattere e diminuire il rischio di diffusione del virus;
  • Investimenti per l’acquisto di nuove tecnologie per il potenziamento dei sistemi di digitalizzazione delle funzioni aziendali e dell’utilizzo da remoto;
  • L’implementazione digitale delle strategie di commercializzazione con particolare riferimento all’e-commerce.

Cosa Finanzia

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 18 mesi.

Spese ammissibili:

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5% dell’importo complessivo;
  • fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 40% dell’importo complessivo ammissibile per ciascun Programma d’investimento, ad eccezione del settore turistico per il quale sono ammissibili nella misura massima del 70%;
  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ad eccezione di quanto previsto per le acquisizioni di Unità produttive di cui all’art. 7, comma 1;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50 % dell’importo complessivo ammissibile per ciascun Programma d’investimento.
  • Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al Programma d’investimento, nella misura massima del 4% dell’importo agevolabile per ciascun Programma d’investimento.

Agevolazioni

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili non deve essere inferiore ad €500 mila e non superiore ad € 3mln.
Le agevolazioni previste sono:

  • Contributo a fondo perduto agli investimenti nella misura di: – massimo 35% se il Soggetto Beneficiario è una Piccola Impresa; – massimo 30% se il Soggetto Beneficiario è una Media Impresa; – massimo 20% se il Soggetto Beneficiario è una Grande Impresa;
  • Finanziamento bancario a copertura del restante 65% del programma di spesa previsto, di cui circa la metà a tasso agevolato e metà a tasso di mercato;
  • Contributo a fondo perduto agli interessi sul finanziamento Agevolato;
  • per le sole PMI, Garanzia su finanziamento a breve/medio termine, a tasso di mercato, erogato dal sistema bancario, relativo agli investimenti in capitale circolante

La presentazione dei progetti sarà consentita a partire dal 05 Agosto 2020 con procedura a sportello, ovvero valutate in ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento risorse.

Perché scegliere noi?

Questa è una opportunità da non perdere; l’importo complessivo delle pese e dei costi ammissibili non deve essere inferiore ad €500 mila e non superiore ad € 3mln.

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Incentivo Anti-covid

L’incentivo anti-covid per novanta imprese Resto al sud

Novanta imprese che hanno usufruito del finanziamento Resto al Sud, hanno ricevuto l’incentivo anti-Covid a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio come sostegno aggiuntivo per far fronte alle esigenze di liquidità.

Contributo a fondo perduto

Per salvaguardare la comunità aziendale e i livelli occupazionali e far fronte alla crisi di liquidità scaturita dall’emergenza Covid-19, le imprese finanziate con Resto al Sud hanno già iniziato a ricevere il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio.

Invitalia, con un mese di anticipo rispetto al termine fissato dal decreto, ha effettuato le prime erogazioni dell’incentivo anti-covid per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro alle 90 imprese che a giugno ne avevano fatto richiesta per salvaguardare la loro continuità e non compromettere lo start up della loro iniziativa a seguito del lockdown.

Investimenti per la digitalizzazione

Questo ulteriore incentivo permetterà inoltre, ai beneficiari di Resto al Sud, di realizzare gli investimenti necessari per adeguarsi ai nuovi comportamenti di consumo della clientela, con particolare riferimento alla digitalizzazione dei loro processi produttivi e gestionali: ad esempio l’utilizzo dell’e-commerce e del contactless non soltanto come modalità di pagamento, ma anche di prenotazione e fruizione di un servizio turistico-culturale o eno-gastronomico.

Riprogettare l’attività

Resto al Sud si conferma, quindi, anche in considerazione dei mutamenti di scenario post Covid-19, un’opportunità concreta non soltanto per avviare nuove realtà produttive, ma anche per riprogettare o consolidare quelle già avviate, consentendo alle stesse di ripartire diversificando il loro sistema d’offerta e rapportandosi al mercato con un prodotto o servizio rinnovato e più competitivo.

Resto al Sud

Resto al Sud copre fino al 100% delle spese con un limite di 50mila euro per ogni richiedente, arrivando a un massimo di 200mila euro nel caso di società composte da quattro soci. I fondi disponibili ammontano a 1miliardo e 250milioni di euro. Il programma copre spese per ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, macchinari, impianti e attrezzature nuovi, programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e le telecomunicazioni, spese di gestione, massimo 20% del programma di spesa.

Come funziona Resto al Sud? Leggi questo articolo o scarica la brochure.

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Aggiornamenti Nuove imprese tasso zero

Importanti Aggiornamenti Nuove imprese tasso zero

Giugno 2020: importanti aggiornamenti per Nuove imprese tasso zero, l’incentivo nazionale rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni e donne di qualsiasi età  che desiderano avviare una nuova micro impresa nell’ambito di settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi a imprese o persone, commercio di beni e servizi, turismo, attività turistico-culturale o innovazione sociale su tutto il territorio nazionale.

Cos’è Nuove imprese a tasso zero?

Nuove imprese a tasso zero è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori in Italia grazie ad un finanziamento a tasso zero per progetti di impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro.

Come funziona?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata da Invitalia in base all’ordine cronologico di arrivo.

Il progetto imprenditoriale deve essere accurato e fattibile per essere valutato positivamente e per accedere alle agevolazioni.

Novità e aggiornamenti di Giugno 2020

In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di seguito i principali  aggiornamenti Nuove imprese a tasso zero di giugno 2020:

  • Ampliamento dei beneficiari anche alle imprese già costituite fino a 5 anni.
  • Aumento fino al 90% della quota di finanziamento a tasso zero per le imprese costituite da almeno 36 mesi:
  • Diminuzione della quota capitale proprio al 10%
  • Aumento della durata del mutuo da 8 a 10 anni
  • Aumento del limite massimo di spese ammissibili al finanziamento fino a 3 milioni per le imprese già costituite da almeno 3 anni
  • Costi iniziali di gestione fino al 20% del totale dell’investimento.

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Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare a Invitalia, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per aprire la tua attività all’inaugurazione della tua attività.

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lavoro dopo l'emergenza covid19

Il lavoro dopo l’emergenza covid19

La nuova frontiera del lavoro dopo l’emergenza covid19 è sicuramente digitale.

L’emergenza ha paralizzato le industrie “tradizionali”, ma chi ha puntato sulle nuove tecnologie vede aumenti degli utili senza precedenti.

Soluzioni alternative innovative sono l’ancora di salvezza che faranno parte di una futura “nuova normalità”.

Gli incentivi per le aziende legati all’emergenza covid19 come il microcredito imprenditoriale, curaitalia, innova per l’Italia possono aiutarti a convertire il lavoro tradizionale in lavoro digitale.

Il lavoro digitale da remoto

La tendenza a lavorare online da lontano sta vivendo una spinta cruciale, in quanto Covid-19 obbliga le aziende e le organizzazioni a imporre politiche obbligatorie di lavoro da casa in un mondo sempre più “no-touch”.

L’improvviso passaggio del lavoro dopo l’emergenza covid19 al lavoro digitale remoto, durante la notte e in massa, ha il potenziale per accelerare i cambiamenti nel modo in cui il lavoro viene svolto e nel modo in cui pensiamo alle modalità di lavoro.

Guardando il quadro più ampio, Covid-19 potrebbe rivelarsi un importante punto di non ritorno per la trasformazione digitale del posto di lavoro. Sembra quasi impossibile rimettere quel genio digitale nella bottiglia, una volta terminata l’emergenza sanitaria.

Man mano il lavoro dopo l’emergenza covid19 spingerà sempre più dipendenti a lavorare da casa – e in ambienti abilitati per il digitale non vincolati da uno spazio ufficio tradizionale – per la prima volta.

Le loro vite lavorative saranno enormemente sconvolte e ribaltate.

Covid-19 potrebbe essere il catalizzatore che porta l’evoluzione del “lavoro ovunque” al livello successivo di crescita, in modi che migliorano notevolmente le opportunità di collaborazione, pensiero, creazione e connessione produttiva.

Dal sole 24 ore:

Ci sono 3 fenomeni che è importante analizzare per capire i trend dei lavori più richiesti:

  1. Il lavoro a distanza è cresciuto del 90% grazie all’utilizzo di diverse tecnologie. Solo Zoom in questo periodo ha avuto un balzo in Borsa del 67%. Quello che stiamo vivendo non è il vero smart working, piuttosto è “lavoro da casa”, ma in ogni caso ci ha obbligato ad imparare nuovi modi di comunicare e nuove tecnologie. E ha salvato tanti posti di lavoro. Ecco una lista open source, ideata da Alessandro Cordova, di piattaforme che consentono di trovare lavori da remoto, ad esempio.
  2. I lavori che hanno visto un crollo pesante sono stati quelli legati al turismo, alla ristorazione, alla produzione di beni non essenziali, ai trasporti, al retail. Oggi sono in aumento invece tutti i lavori legati al mondo sanitario, medici ed infermieri, così come addetti al trasporto, alla logistica, all’e-commerce e alle piattaforme digitali. Google, Apple, Microsoft, Netflix, Amazon e altri giganti Tech continuano ad assumere. La loro importante presenza online e la non dipendenza da luoghi fisici (sebbene Apple abbia una grande catena di negozi) consentono loro di rimanere aperti. E di continuare a guadagnare dal momento che siamo stati obbligati a cambiare le nostre esperienze privilegiando l’online sia in termini di comunicazione sia di acquisto.
  3. Non torneremo più indietro. Le nostre esperienze saranno comunque modificate anche nel futuro. Questo significa che non entreremo più in un supermercato affollato, in un treno pieno, o faremo un viaggio in comitiva a cuor leggero. Stessa cosa si dica per il lavoro. Dopo che abbiamo sperimentato lo smart working, siamo sicuri che ritorneremo in ufficio tutti i giorni? Dopo che abbiamo sperimentato la formazione online, siamo sicuri che torneremo in aula tutti i giorni? Dopo che abbiamo utilizzato i pagamenti online, siamo sicuri che torneremo a pagare sempre in contanti?

“In questo periodo abbiamo visto molti business fare una vera e propria riconversione non solo di prodotto ma anche di processi digitali e questo può disegnare dei nuovi trend per le professioni più richieste nel futuro – spiega Mariagrazia Bizzarri, head of people development, reward and transformation in NEXI – Le professioni più ricercate richiederanno skill nell’analisi e interpretazione dei dati e dei processi digitali:  data specialist, digital marketing e SEO expert, e-commerce specialist, esperti di comunicazione (sopratutto di gestione della crisi), IT developer sono tra i primi lavori che vedranno una ripresa”.

La politica sta vagliando delle soluzioni per mitigare la crisi economica e presto saranno varate delle misure in tutti i paesi. Tuttavia queste misure non devono essere sequenziali alla crisi che stiamo vivendo. Assieme alla fase di lockdown bisogna pensare e realizzare la fase di unlocking, di uscita.

Microcredito Imprenditoriale

Microcredito Imprenditoriale per chi l’impresa in difficoltà

Il microcredito imprenditoriale è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale perché non dispongono di sufficienti garanzie.

A chi si rivolge?

  • Lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Quali sono le attività ammesse?

Il microcredito è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale perché non dispongono di sufficienti garanzie.

Lo strumento del microcredito, nella forma di “microcredito imprenditoriale”, si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e/o che hanno difficoltà di accesso al credito bancario.

Cosa finanzia?

Spese ammissibili (solo beni nuovi):

  • Acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
  • Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
  • Sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale;
  • Ripristino capitale circolante;
  • Operazioni di liquidità;
  • No ristrutturazione del debito.

Quali sono le agevolazioni?

Mutuo chirografario: durata massima 84 mesi, incluso un eventuale periodo di preammortamento, erogato da una delle Banche Convenzionate (vai all’allegato).

  • Importo max € 25.000,00, che possono diventare € 35.000,00 se le ultime 6 rate pregresse sono state pagate in maniera puntuale e se lo sviluppo del progetto finanziato risulta in linea con il raggiungimento dei risultati previsti.
  • Garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI (80% dell’importo finanziato);
    la Banca potrà richiedere ulteriori garanzie personali (non reali) solo relativamente alla parte non coperta dalla garanzia pubblica.

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incentivo per la nascita di startup

L’incentivo per la nascita di StartUp – Start&Smart

Le StartUp innovative italiane possono presentare il proprio business plan per ricevere un incentivo che sostiene la nascita e la crescita dell’azienda su tutto il territorio nazionale.

Sono previsti finanziamenti a piani di impresa tra 100 mila e 1,5 milioni di euro per l’acquisto di beni di investimento e servizi, costi del personale e funzionamento aziendale.

A chi si rivolge?

  • Micro o piccole imprese, costituite da non più di 60 mesi e iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle StartUp innovative.
  • Team di persone, costituiti in società entro 30 giorni dell’ammissione alle agevolazioni.
  • Imprese straniere con almeno una sede in Italia e cittadini stranieri in possesso dello startup Visa.

 

Cosa finanzia?

I piani di impresa che prevedono un importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.

Tra le spese presentabili nel piano d’impresa:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • componenti hardware e software;
  • brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e consulenze specialistiche;
  • costi del personale, servizi di incubazione e di accelerazione;
  • investimenti in marketing e web marketing.

Tra i costi di funzionamento aziendale:

  • Materie prime;
  • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • Hosting e Housing;
  • Godimento beni di terzi.

Quali sono le agevolazioni?

È previsto un finanziamento a tasso zero senza alcuna garanzia per l’80% delle spese
ammissibili.
Il finanziamento arriva al 90% se la startup ha una compagine interamente costituita
da giovani under 36 e/o donne, o se tra i soci è presente un esperto con titolo di dottore
di ricerca (o equivalente) che rientra dall’estero.
Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del
mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Il contributo va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di
finanziamento ricevuto.

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Incentivi CuraItalia per le aziende

Emergenza Covid: Incentivi CuraItalia per le Aziende

Con il nuovo decreto riguardo l’emergenza Corona Virus, partono gli incentivi CuraItalia per le aziende che vogliono produrre dispositivi medici e di protezione individuale.

A chi si rivolge?

A tutte le imprese costituite in forma societaria (anche le società di persone) senza vincoli di dimensione.

Sono escluse le ditte individuali e le partite IVA.

E che al momento della presentazione della domanda abbiano:

  • Credibilità adeguata, sufficiente, insufficiente in base all’appartenenza o meno al settore di interesse;
  • Fattibilità tecnica del programma, intesa come capacità del programma proposto di determinare un incremento della produzione, a seguito del completamento del piano degli investimenti e credibilità del cronoprogramma degli investimenti;
  • “Solidità economica – finanziaria – patrimoniale, da soddisfare contemporaneamente del soggetto proponente” derivante dall’analisi degli ultimi due bilanci e con la verifica di tali indicatori: – MOL/Fatturato > 4% per almeno una delle annualità analizzate; – Indipendenza finanziaria > 0% per entrambe le annualità analizzate.
  • Adeguata copertura del programma.

 

Quali sono le attività ammesse?

Ampliare e/o riconvertire l’attività finalizzandola alla produzione di dispositivi medici e/o di dispositivi di protezione individuale.

Con riferimento ai dispositivi medici si intendono:

  • Aspiratori elettrici;
  • Sistemi di aspirazione monouso a circolo chiuso, misure adulto;
  • Sistemi di aspirazione monouso a circolo chiuso, misure pediatrico;
  • Attrezzature connesse ai respiratori;
  • Centrale di monitoraggio per terapia intensiva;
  • Ecotomografi portatili;
  • Elettrocardiografi;
  • Tomografo Computerizzato;
  • Kit diagnostici;
  • Caschi Niv;
  • Kit di accesso vascolare;
  • Laringoscopio per laringoscopia indiretta;
  • Monitor Multiparametrici;
  • Monitor Multiparametrico da trasporto con possibilità di defibrillazione;
  • Pompa peristaltica;
  • Tubi Endotracheali;
  • Ventilatori polmonari ad alta complessità per terapia intensiva (Aria Compressa);
  • Ventilatori polmonari per terapia Sub-Intensiva (Turbina).

Con riferimento dispositivi di protezione individuale si intendono:

  • Mascherine chirurgiche;
  • Mascherine FFP2;
  • Mascherine FFP3;
  • Guanti in lattice;
  • Guanti in vinile;
  • Guanti in nitrile;
  • Dispositivi per protezione oculare;
  • Tute di protezione;
  • Calzari/Sovrascarpe;
  • Cuffie/Copricapo;
  • Camici Chirurgici;
  • Termometri;
  • Detergenti e Soluzioni disinfettanti/Antisettici.

Cosa finanzia?

Le Spese ammissibili (solo beni nuovi) sono:

  • attrezzature, macchinari ed impianti;
  • software e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione;
  • opere edili ed interventi di ristrutturazione di immobili (nei limiti del 10% sul totale dell’investimento ammesso);
  • capitale circolante (materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, personale) nei limiti del 20% del programma di spesa.

Quali sono le agevolazioni?

La dimensione del progetto di investimento può variare da 200mila euro a 2 milioni di euro.

L’agevolazione prevede un mutuo agevolato a tasso zero a copertura del 75% del programma di spesa, rimborsabile in 7 anni.

Il mutuo agevolato può trasformarsi in fondo perduto in funzione della velocità di intervento:

  • 100% di fondo perduto se l’investimento si completa entro 15 giorni;
  • 50% di fondo perduto se l’investimento si completa entro 30 giorni;
  • 25% di fondo perduto se l’investimento si completa entro 60 giorni.

Tempi

La domanda può essere inviata esclusivamente online, a partire dalle ore 12 del 26 marzo 2020 fino ad esaurimento fondi, a sportello ovvero con valutazione in base all’ordine cronologico di arrivo.

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Emergenza covid18

Emergenza Covid: Innova per l’Italia

Emergenza Covid: Un nuovo invito alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, per l’utilizzo di tecnologie utili al monitoraggio e al contenimento del virus.

A chi si rivolge?

“Innova per l’Italia” è un invito per l’emergenza covid alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti che, attraverso le proprie tecnologie, possono fornire un contributo nell’ambito dei dispositivi per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus (SARS-CoV-2) sull’intero territorio nazionale.

Quali sono gli obiettivi?

Emergenza Covid

Innova per l’Italia: la tecnologia, la ricerca e l’innovazione in campo contro l’emergenza Covid

Il nostro Paese deve affrontare un’emergenza covid alla quale tutto il mondo non era preparato. Per questo ci troviamo davanti alla necessità di approntare tutti i mezzi e le soluzioni possibili, nell’ambito della prevenzione (es. DPI quali mascherine chirurgiche, mascherine FFP2/FFP3), diagnostica e trattamento (es. respiratori artificiali per le unità di terapia intensiva), monitoraggio.

A questo scopo, “Innova per l’Italia” invita all’azione tutte le aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti che possono contribuire all’emergenza covid, attraverso:

  1. Il reperimento, l’innovazione o la riconversione industriale delle proprie tecnologie e processi, per accrescere la disponibilità di:
    • dispositivi di protezione individuale, in particolare mascherine chirurgiche, mascherine FFP2/N95 con e senza filtro, mascherine FFP3/N99 conforme con Dir. 93/42 CEE, direttiva europea 89/686, e EN149:2001+A1:2009 o equivalenti;
    • produzione dei sistemi complessi dei respiratori per il trattamento delle sindromi respiratorie, inclusi tutti gli elementi che compongono il sistema complesso in cui i respiratori si inseriscono (valvole, display, …).

    Per questo motivo ci rivolgiamo alle aziende che già producono questi beni oppure quelle che, ad esempio, possano convertire la propria produzione tessile per la manifattura di mascherine adatte agli scopi medici e nel rispetto degli standard necessari, oppure che possano sfruttare la propria capacità di produrre materiali adatti alla produzione o al funzionamento dei respiratori artificiali.

  2. Il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19 in termini di:
    • tamponi e elementi accessori;
    • strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta.

    Per questo motivo ci rivolgiamo alle aziende che operano nella produzione dei tamponi adatti alla diagnosi del Covid-19 così come quelle che potrebbero indirizzare la produzione. Ci rivolgiamo anche a quelle aziende che hanno già avviato sperimentazione e innovazione di tecnologie per una diagnosi facilitata e veloce,coerentemente con gli standard necessari definiti.

  3. Disponibilità di tecnologie e strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19, in termini di:
    • tecnologie e strumenti per il monitoraggio, la localizzazione e la gestione dell’emergenza;
    • tecnologie innovative per la prevenzione e il controllo della diffusione del Covid-19 nelle sue diverse forme.

    L’innovazione offre strumenti e tecnologie all’avanguardia utili per la prevenzione e il controllo dell’epidemia quali, a titolo esemplificativo, robot che svolgono attività generalmente effettuate dagli operatori sanitari e droni per disinfettare le aree pubbliche e monitorare il rispetto dei presidi sanitari.
    Per questo motivo ci rivolgiamo anche ad alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, in modo singolo o associato, che hanno già a disposizione piattaforme o le possono in brevissimo tempo adattare, tecniche e algoritmi di analisi e intelligenza artificiale, robot, droni e altre tecnologie per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 nel rispetto dei principi della privacy, sicurezza ed etica, che possano essere utilizzati per il supporto ai pazienti così come dalla Protezione Civile e gli altri Enti interessati.

 

Quali sono i requisiti per la partecipazione?

Saranno considerati solo i servizi e interventi che rispondano ai seguenti criteri:

  • I proponenti siano aziende (startup, PMI, grandi imprese), enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni (che possono interagire con associati in grado di rispondere a queste esigenze), cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, quindi non singole persone o professionisti.
  • Siano concrete proposte realizzabili in tempi compatibili con l’emergenza, pur senza alcun impegno od obbligo.
  • Possano mettere a disposizione, autocertificandosi, una componente significativa in termini di capacità produttiva e volumi per l’impiego sul territorio nazionale o a livello regionale in tempi brevi.
  • Sia esplicitato a quale ambito si desideri aderire tra quelle rientranti nelle categorie proposte nel form.
  • La proposta sia corredata da opportune informazioni che consentano di valutare in tempi rapidi l’effettiva applicabilità.
  • Siano indicati i tempi, le modalità e le possibili quantità per la realizzazione della proposta.
  • Siano validi per tutto il territorio nazionale o per una o più regioni.
  • La descrizione dell’intervento non sia redatta in tono promozionale.
  • Preferibilmente, sia previsto un “canale” specifico dedicato all’iniziativa per l’emergenza coronavirus, che includa il top management dell’azienda o Ente.

 

Contattaci, possiamo aiutarti a partecipare!

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Abbattimento tassi 2020 – CCIAA di Avellino

Il contributo Abbattimento Tassi 2020 della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Avellino, consiste nell’abbattimento del tasso d’interesse sui finanziamenti concessi da banche per investimenti di cui alla sezione precedente (spese ammissibili) – con contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2020.

A chi si rivolge?

PMI, che rientrano nella definizione di micro, piccole e medie imprese.

Requisiti di ammissibilità, al momento della presentazione dell’istanza:

  • Abbiano sede legale ed operativa in provincia di Avellino;
  • siano iscritte nel Registro delle imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale
    camerale;
  • siano attive al momento della presentazione della richiesta di contributo ed al momento della relativa erogazione
  • non siano sottoposte a liquidazione e/o a procedure concorsuali;
  • Siano in possesso del Durc regolare.

 

Quali sono gli investimenti ammissibili?

Il finanziamento dovrà riguardare Spese (al netto di IVA) sostenute successivamente all’erogazione del finanziamento bancario, ed annotate nella contabilità aziendale, relative alle seguenti voci di costo:

  • Investimenti fissi: immobili, impianti, attrezzature, ristrutturazioni;
  • Investimenti immateriali: marchi, brevetti, ricerca, pubblicità ed incremento stabile del
    capitale circolante;
  • Investimenti in progetti di ricerca & sviluppo: per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi o per il rinnovo dei processi produttivi;
  • Investimenti rivolti all’innovazione tecnologica, alla tutela ambientale e alla sicurezza sugli ambienti di lavoro:
    macchinari, attrezzature, impianti, progettazioni, consulenza, certificazioni ambientali e di qualità, formazione, ecc.;
  • Investimenti specifici nel settore dell’Information & Comunication Technology: ITC ed investimenti in e Business;
  • Progetti di internazionalizzazione delle imprese;
  • Acquisizioni di rami aziendali;
  • Investimenti per formazione;
  • Consolidamento delle passività a breve termine dell’impresa richiedente e l’apertura
    di credito in conto corrente.

Qual è l’entità del contributo?

Il contributo consiste nell’abbattimenti tassi 2020 d’interesse sui finanziamenti concessi da banche per investimenti di cui alla sezione precedente (spese ammissibili) – con contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2020.

 

Quali sono le agevolazioni?

Le agevolazioni finanziarie prevedono:

  • Abbattimento nella misura di tre (3) punti percentuali del tasso di interesse effettivo, fino ad un contributo massimo di 2.500,00 (duemilacinquecento) euro.
  • Tra l’impresa richiedente il contributo e le imprese fornitrici dei beni oggetto dell’investimento non devono sussistere legami riconducibili alle definizioni di imprese collegate e di imprese associate e tra i soci e amministratori delle imprese richiedenti il contributo non devono essere presenti soci o amministratori delle imprese fornitrici dei beni oggetto dell’investimento e viceversa e tra gli stessi non devono sussistere legami di parentela.

Quali documenti è necessario presentare?

  • documento di identità e tessera sanitaria validi del proponente
  • visura camerale aggiornata;
  • contratto di finanziamento dell’istituto di credito con relativo piano di ammortamento;
  • Fatture quietanzate concernenti l’investimento effettuato;
  • Indicazione circa la regolarità del DURC;
  • Dispositivo di firma digitale.

Tempi

La presentazione dei progetti sarà possibile entro e non oltre il 16/10/2020; si procederà all’ammissione seguendo l’ordine cronologico fino ad esaurimento fondi.

Perché scegliere noi?

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fino a 150.000€ per la tua azienda

Fino a 150.000 € per le coperative e le imprese sociali

Contributo a fondo perduto nella misura del 100% della spesa ammissibile fino a 150.000 € per le imprese e le coperative sociali –  Welfare: “Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato”.

A chi si rivolge?

  • Imprese sociali (di cui all’art.1 del D.Lgs.vo 3/07/2017 n. 112);
  • Cooperative sociali (di cui alla Legge 8/11/1991 n. 381).

E che al momento della presentazione devono:

  • Esercitare una delle attività prevalenti come da codici Ateco di cui all’allegato 1
  • Essere classificate PMI;
  • Essere iscritte nella sezione speciale delle imprese sociali del Registro delle imprese, attive;
  • Per le cooperative sociali ed i loro consorzi, devono essere iscritte negli appositi registri Regionali attualmente in
  • vigore;
  • Possedere il DURC regolare;
  • Essere in regime di contabilità ordinaria o impegnarsi ad esserlo entro la data del provvedimento di concessione;
  • Non essere nelle condizioni oggettive di difficoltà, liquidazione e procedure concorsuali;
  • Non essere state destinatarie di provvedimenti di revoca;
    Avere sede operativa nella Regione Campania e che in base al singolo comune di appartenenza, prevede una premialità;
  • Possedere la capacità di affidabilità giuridico, economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare.

Quali sono le attività ammesse?

I progetti agevolabili possono riguardare interventi diretti a:

  1. Potenziare l’offerta dei servizi sociali e socio sanitari;
  2. Sperimentare soluzioni innovative per la realizzazione di prodotti e servizi maggiormente rispondenti ai bisogni degli utenti/cittadini
  3. Sviluppare attività per la promozione dei percorsi volti a favorire ed implementare l’inclusione dei soggetti svantaggiati, anche attraverso l’inserimento lavorativo.

Gli stessi si traducono in azioni volte a:

  1. Migliorare la conoscenza dei fabbisogni degli utenti di riferimento;
  2. Apportare competenze nel campo delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione a servizio delle fasce deboli;
  3. Innovare le modalità di erogazione e migliorare la qualità servizi offerti ai cittadini;
  4. Promuovere percorsi di inclusione socio lavorativa

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato nei tempi di chiusura del POR FESR 2014 – 2020 con massimo 3 mesi di proroga entro

Spese ammissibili (solo beni nuovi), riconosciute solo se effettuate dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

  • Immobili e opere murarie, in misura non superiore al 30% dei costi totali ammissibili;
  • Macchinari, impianti ed attrezzature, anche mezzi mobili pertinenti all’attività;
  • Licenze, know-how;
  • Imposte di registro se afferenti l’operazione entro il limite del 2% dei costi totali ammissibili;
  • Studi di fattibilità economico-finanziaria, nei limiti del 2% dei costi totali ammissibili;
  • Spese legali, tecniche e contabili solo se riferite all’operazione cofinanzata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione;
  • Spese di apertura di c/c dedicato all’operazione;
  • Spese per garanzie fornite da banche e/o assicurazioni, nei limiti del 2% dei costi totali ammissibili.

Quali sono le agevolazioni?

L’agevolazione finanziaria concedibile prevede un contributo a fondo perduto del 100% fino a 150.000 € oltre iva.

Quali documenti è necessario presentare?

Elenco documenti:

  • Documento di identità e tessera sanitaria del proponente
  • Contatti mail, telefonici, pec;
  • Titolo di disponibilità, regolarmente registrato, della sede oggetto dell’investimento;
  • Visura camerale aggiornata;
  • Iscrizione ai registri di competenza;
  • Matricola INPS – INAIL, laddove ricorre la necessità.

Perché scegliere noi?

Questa è una opportunità da non perdere; il progetto è totalmente finanziato, fino a 150.000 € a fondo perduto!

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Nuove imprese a tasso zero

N.I.T.O.: l’incentivo per il tuo futuro

N.I.T.O. (“Nuove imprese a tasso zero”) è l’incentivo per il futuro di giovani e donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro che può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili.

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Società costituite in qualsiasi forma societaria, incluse anche le società cooperative; la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, o da donne;
  • Costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • Persone fisiche che intendono costituire nuova società entro e non oltre 45 giorni successivi alla delibera di finanziamento

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare i seguenti settori:

  • la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • la fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • il commercio e al turismo;
  • le attività riconducibili anche a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti:
    1. la filiera turistico-culturale, intesa come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;
    2. l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.

 

Cosa finanzia?

Le spese ammissibili alle agevolazioni sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

  • Suolo aziendale (nei limiti del 10% dei costi ammissibili);
  • Fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del 40% per tutte le attività, elevabile a 70% per le imprese operative nel turismo);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per l’Information and Communication Technologies (ICT) (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto (nei limiti del 5% dei costi ammissibili)
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del 5% dei costi ammissibili). L’investimento deve essere realizzato entro 24 mesi dalla delibera, salvo proroga a 30 mesi.

 

Le agevolazioni

Le agevolazioni finanziarie (di importo massimo pari a 1,5 milioni di euro) concedibili sono:

  • Tasso zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali, acquisibili sui beni agevolati e/o fideiussione bancaria o polizza assicurativa;
  • 25% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi). Il finanziamento va restituito (senza interessi) in 8 anni a rate semestrali scadenti il 30/05 e il 31/10 di ogni anno a partire dall’anno successivo all’ultima erogazione che avviene previa ispezione presso la sede dell’impresa.

 

Perché scegliere noi?

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“Noi con voi”, sempre.

Per approfondire l’argomento trattato, visita il sito ufficiale di Invitalia a questo link.

Le 3 buone ragioni per puntare alla formazione

Se ti fosse data la possibilità di scegliere tra due diversi piloti, uno addestrato e l’altro no, quale sceglieresti?

Che tu sia un dipendente, un lavoratore autonomo o un imprenditore, investire nella formazione è il punto cardine per il successo di un’impresa.

Le regole cambiano quotidianamente: i progressi tecnologici stanno rivoluzionando il mondo del lavoro a partire dai requisiti di assunzione.  Scegliere un percorso di formazione professionale ti aiuta acquisire competenze, essere all’avanguardia ed acquisire valore.

Perché puntare alla formazione professionale? Ecco i 3 motivi fondamentali:

1. La maggior parte dei dirigenti aziendali non assumerebbe dipendenti non qualificati.
Non essere preparati alle esigenze aziendali, rende il lavoratore insoddisfatto, rallenta i tempi di realizzazione (e di consegna) di un lavoro rendendo un impresa inefficiente e, molto spesso, perdita di clienti. La carenza di competenze, insomma, è per le aziende una grave minaccia finanziaria.

2. La formazione aumenta la soddisfazione professionale.
Curare la formazione personale alimenta il coinvolgimento negli affari dell’azienda e ne aumenta la fedeltà: il dipendente diventa parte integrante dei processi produttivi, si interessano alle vicende aziendali e vogliono crescere all’interno dell’organizzazione perché si sentono parte di qualcosa di eccitante.

3. Una forza lavoro qualificata fidelizza i clienti.
La decisione di affidarsi ad una azienda è un processo che coinvolge l’emotività, l’efficienza e la professionalità di un prodotto o un servizio fornito. Una prima impressione negativa è difficile da superare, è probabile che il cliente non sarà propenso a dargli una seconda possibilità.

Sei pronta ad iniziare a migliorare ed accrescere le tue competenze?

C’è una buona notizia per te!

Che tu sia un imprenditore che vuole investire nella formazione dei propri dipendenti, un lavoratore autonomo o ti stai affacciando al mondo del lavoro e vuoi sviluppare le tue competenze professionali e culturali, puoi accedere al Voucher di Formazione Donne che prevede un contributo pubblico per il rimborso delle spese di iscrizione ad un corso di formazione professionale.

Se vuoi saperne di più contattaci, saremo lieti di aiutarti ad intraprendere questo nuovo percorso.

 

Voucher Formazione Donne

Beneficiari

Possono presentare domanda tutte le donne in età lavorativa con o senza strumenti a sostegno del reddito, in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  1. Essere residenti/domiciliati nel territorio della Regione Campania. Le donne non comunitarie devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno alla data di presentazione della domanda;
  2. di aver compiuto 18 anni di età alla data di presentazione della domanda;
  3. di non aver compiuto 50 anni di età alla data di presentazione della domanda;
  4. essere titolari di reddito da modello ISEE familiare per l’anno 2018 fino a € 50.000,00.

I requisiti sopra indicati costituiscono condizione di ammissibilità e devono essere tutti posseduti alla data di presentazione della domanda.

 

Iniziative ammissibili

L’avviso prevede l’assegnazione di un contributo pubblico sotto forma di voucher per il rimborso totale o parziale delle spese di iscrizione ad un corso di formazione professionale personalizzata.
Sono finanziati i seguenti percorsi formativi:

  1. Corsi di formazione erogati da Agenzie formative accreditate dalla Regione Campania, finalizzati al rilascio di qualifica professionale o abilitazione riguardanti profili professionali o figure professionali, finanziati fino ad un massimo di € 1.800,00;
  2. Master di I e II livello, corsi di specializzazione in Italia o in altro paese appartenente all’Unione Europea erogati da: a) Università e Scuole di alta formazione italiane in possesso del riconoscimento del MIUR che le abilita al rilascio del titolo di master; b) Università pubblica di altro Stato comunitario o riconosciuta da autorità competente dello Stato comunitario, Scuola/Istituto di alta formazione di Stato comunitario, pubblico o riconosciuto da autorità competente dello Stato comunitario e da questa abilitato per il rilascio del titolo di master; in tal caso il contributo è fino ad un massimo di € 3.000,00.

Ambito di intervento

Gli ambiti di intervento oggetto dei percorsi formativi ammessi dal presente avviso devono tendere allo sviluppo e al potenziamento delle competenze professionali e culturali delle donne destinatarie al fine di sostenere l’inserimento occupazionale delle stesse con riferimento alle aree tematiche e/o ambiti settoriali chiave nell’ambito della strategia regionale:

  1. settori che offrono maggiori prospettive di crescita ad esempio nell’ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale;
  2. settori e aree disciplinari di cui alla “Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente” (RIS3) per la Regione Campania (aerospazio, edilizia sostenibile; biotecnologie, salute dell’uomo, agroalimentare; energia e ambiente; materiali avanzati e nanotecnologie; trasporti di superficie e logistica).
  3. promozione e diffusione cultura digitale e più in generale dell’ICT.

La domanda di voucher può riguardare solo percorsi formativi la cui frequenza abbia inizio almeno dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Non sono riconosciuti voucher per i percorsi, la cui frequenza sia iniziata prima della suddetta data. I corsi, pena la decadenza del voucher, devono essere avviati entro 120 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie e concludersi entro 18 mesi dalla data di avvio.

Tempistica

Prima finestra temporale dalle ore 10.00 del 16/12/2019 fino alle ore 14.00 del 13/01/2020;
Seconda finestra: dalle ore 10.00 del 02/03/2020 fino alle ore 14.00 del 03/04/2020.

Perché scegliere noi?

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Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese Artigiane per l’Attuazione di Processi di Innovazione

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

I Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese Artigiane per l’Attuazione di Processi di Innovazione si rivolgono alle attività con sede legale e/o Unità locale nella Regione Campania.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono:

  • Essere regolarmente costituite da almeno 2 anni ed iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese della CCIAA competente;
  • Avere la disponibilità (proprietà, locazione, comodato, etc) dell’unità locale destinataria dell’intervento in Campania o impegnarsi ad averla, alla data di richiesta di I Sal;
  • Possedere capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare (ultimo fatturato = importo finanziamento).

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare QUALSIASI settore ad esclusione dei seguenti:

  • pesca e dell’acquacoltura;
  • produzione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • attività connesse all’ esportazione/importazione verso/da paesi terzi.

I programmi devono riguardare: l’ammodernamento, sviluppo di lavorazioni innovative, riqualificazione e ampliamento dell’attività artigianale, anche con l’apertura di una nuova unità locale.

 

Quali sono gli interventi ammessibili?

  • sviluppo di lavorazioni con utilizzo di nuove tecnologie e materiali;
  • sviluppo di nuove applicazioni di prodotto e design;
  • innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC;
  • azioni di marketing, e-commerce;
  • miglioramento delle performance aziendali (impianti antinquinamento-impianti di produzione energia da fonti rinnovabili etc.) – miglioramento dei livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro.

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 9 mesi.

Spese ammissibili:

  • impianti, macchinari, attrezzature in genere;
  • programmi informatici, brevetti, licenze. Know-how e conoscenze tecniche non brevettate, nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • servizi specialistici in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa;
  • spese di ristrutturazione/impiantistica nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • spese relative al capitale circolante (materie prime, materiali, semilavorati, garanzie) nel limite del 30% del totale del programma di spesa;

Le agevolazioni

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 10.000.000 euro.
Il programma di spesa proposto dovrà prevedere spese ammissibili per:

  • importo minimo di € 10.000,00 e importo massimo di € 50.000,00 per le singole imprese al netto dell’Iva;
  • importo minimo di € 50.000,00 e importo massimo di € 250.000,00 per le imprese in forma consortile al netto dell’Iva.

L’aiuto massimo concedibile è:

  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 50% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 25.000,00 per le singole imprese.
  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 70% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 175.000,00 per le imprese in forma consortile.

Quali sono i tempi?

La modalità di concessione del contributo è una procedura valutativa a sportello, la presentazione dei progetti sarà consentita entro il 03 febbraio 2020.

Perché scegliere noi?

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Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese nel settore Commercio per l’Attuazione di Processi di Innovazione

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

I Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese nel settore Commercio per l’Attuazione di Processi di Innovazione si rivolgono alle attività con sede legale e/o Unità locale nella Regione Campania:

  • Micro e PMI, anche in forma consortile (Consorzi e Società Consortili di imprese) nel settore COMMERCIO con codice ATECO 2017 Istat nella categoria G o I 56.00.00 inclusi tutti i sottolivelli.
  • Le Reti di Micro, di Piccole e Medie Imprese (MPMI).

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare QUALSIASI settore ad esclusione dei seguenti:

  • pesca e dell’acquacoltura;
  • produzione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • attività connesse all’ esportazione/importazione verso/da paesi terzi.

I programmi devono riguardare: l’ammodernamento e la riqualificazione dell’attività, anche con l’apertura di una nuova unità locale.

Quali sono gli interventi ammessibili?

  • sviluppo di lavorazioni con utilizzo di nuove tecnologie e materiali;
  • sviluppo di nuove applicazioni di prodotto e design;
  • innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC;
  • azioni di marketing, e-commerce;
  • miglioramento delle performance aziendali (impianti antinquinamento-impianti di produzione energia da fonti rinnovabili etc.)
  • miglioramento dei livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro;
  • formazione specialistica per le innovazioni introdotte.

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 9 mesi.

Spese ammissibili:

  • impianti, macchinari, attrezzature in genere;
  • programmi informatici, brevetti, licenze. Know-how e conoscenze tecniche non brevettate, nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • servizi specialistici in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa;
  • spese di ristrutturazione/impiantistica nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • spese relative al capitale circolante (materie prime, materiali, semilavorati, garanzie) nel limite del 30% del totale del programma di spesa;

Le agevolazioni

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 10.000.000 euro.
Il programma di spesa proposto dovrà prevedere spese ammissibili per:

  • importo minimo di € 10.000,00 e importo massimo di € 50.000,00 per le singole imprese al netto dell’Iva;
  • importo minimo di € 50.000,00 e importo massimo di € 250.000,00 per le imprese in forma consortile al netto dell’Iva.

L’aiuto massimo concedibile è:

  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 50% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 25.000,00 per le singole imprese.
  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 70% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 175.000,00 per le imprese in forma consortile.

Quali sono i tempi?

La modalità di concessione del contributo è una procedura valutativa a sportello, la presentazione dei progetti sarà consentita entro il 03 febbraio 2020.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

“Noi con voi”, sempre.

Resto al Sud: Crea la tua azienda

Cos’è Resto al Sud?

Al fine di favorire al nascita di nuove attività imprenditoriali condotte da giovani nel Mezzogiorno, l’incentivo Resto al Sud di Invitalia può essere richiesto anche nel 2020.

Resto al Sud è una serie di incentivi fiscali dedicati ai giovani tra i 18 e i 45 anni che intendono aprire una nuova impresa. Le agevolazioni fiscali sono di due tipi e possono coprire il 100% delle spese a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero.

Come funziona Resto al Sud?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata da Invitalia in base all’ordine cronologico di arrivo.

Il progetto imprenditoriale deve essere accurato e fattibile per essere valutato positivamente e per accedere alle agevolazioni contributo a fondo perduto e a finanziamenti a tasso zero a copertura delle spese effettuate agevolabili con Resto al Sud.

Quali sono i requisiti per accedere alle agevolazioni Resto al Sud?

  • Avere un’età compresa tra i 18 e i 45 anni.
  • Essere residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e territori terremotati di Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.
  • Non aver beneficiato negli ultimi 3 anni di altri contributi per l’autoimprenditorialità.
  • Non essere titolari di un’altra attività.
  • Non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento.
  • Non essere titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti alla presentazione della domanda per lo svolgimento di una attività analoga (Per liberi professionisti)

Il finanziamento può essere richiesto dalle società, anche cooperative, le ditte individuali o team di persone che si costituiscono entro 60 giorni dall’esito positivo della valutazione.

Quali spese copre Resto al Sud?

Le spese ammesse dal finanziamento a fondo perduto e a tasso zero sono:

  • Spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili per un massimo del 30% della spesa totale;
  • Spese per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature;
  • Spese per l’acquisto di software informatici, servizi per le tecnologie, informazione e telecomunicazione;
  • Spese di materie prime, materiali di consumo, bollette, canoni di locazione, leasing, garanzie assicurative per un massimo di spesa del 20% sul totale.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare a Invitalia, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per aprire la tua attività all’inaugurazione della tua attività.

“Noi con voi”, sempre.

Scarica la brochure

Incentivi per la riqualificazione delle strutture turistiche

Incentivi per la riqualificazione delle strutture turistiche

Seicento milioni di euro in quattro anni per favorire gli interventi di riqualificazione delle strutture del comparto turistico.

Parte il 28 febbraio 2022 la misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” (IFIT), promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia. L’iniziativa è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rappresenta l’opportunità per le aziende del settore di compiere un salto di qualità soprattutto in termini di sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica.

 

A chi si rivolge?

Le agevolazioni sono rivolte a un ampio ventaglio di destinatari della filiera turistica: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

 

Quali sono le forme di incentivo?

Sono previste due forme di incentivo:

  • credito d’imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)
  • contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40.000 euro (questo limite può essere aumentato a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno).

 

 

Quali sono gli interventi ammessi?

L’incentivo sostiene soprattutto il miglioramento dell’efficienza energetica, al quale è destinato il 50% delle risorse. Una quota del 40% è inoltre riservata alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Altri interventi ammessi sono: riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione, acquisto di mobili.

Le domande possono essere presentate dal 28 febbraio al 30 marzo 2022 attraverso la piattaforma web di Invitalia. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Al termine della verifica verrà pubblicata la graduatoria delle domande ammesse.

Il funzionamento di IFIT – Incentivi per le imprese turistiche è descritto nell’Avviso pubblico del 23 dicembre 2021 pubblicato dal Ministro del Turismo.

 

 

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

Approfitta subito di questo incentivo per il tuo futuro, richiedi una consulenza gratuita per  IFIT – incentivi per le imprese turistiche

“Noi con voi”, sempre.

Per approfondire l’argomento trattato, visita il sito ufficiale a questo link.

colloquio con invitalia

Colloquio con Invitalia: Come affrontarlo

Una volta presentata la richiesta di finanziamento a Invitalia per gli incentivi Resto al Sud, sarai convocato con il tuo team ad un colloquio con gli analyst per discutere nello specifico il piano di impresa che può essere svolto a Roma presso la sede di Invitalia o in remoto attraverso l’utilizzo della app Skype for Business.

Prepararsi a questo colloquio è fondamentale perchè finalizzato ad approfondire gli elementi essenziali del progetto imprenditoriale presentato.

Di fondamentale importanza è, quindi ,conoscere ogni aspetto descritto nel progetto imprenditoriale, non tralasciando alcun dettaglio; occorre inoltre essere pronti a rispondere a domande insidiose dei valutatori che possono volere approfondire aspetti poco chiari della proposta o vogliono comprendere se l’imprenditore ha le qualità per poter avviare una nuova attività imprenditoriale.

Le 3 Regole fondamentali per la buona riuscita del colloquio con Invitalia

Segui queste regole per affrontare al meglio il colloquio di approfondimento:

  • Non utilizzare appunti durante il colloquio: i valutatori Invitalia richiedono una preparazione puntuale sul progetto imprenditoriale. L’aspirante imprenditore non può quindi utilizzare appunti o dare una sbirciata al progetto presentato che deve essere piuttosto conosciuto in tutte le sue parti.
  • Al colloquio (in remoto) non è ammessa la presenza di consulenti, amici o parenti ma solo la tua presenza.
  • Il colloquio può essere rinviato una sola volta, nel caso in cui i soggetti proponenti non si presentino al colloquio per due volte, è come se gli stessi avessero rinunciato alla domanda.

I 12 punti principali su cui devi concentrarti per l’approvazione del progetto

Focalizza l’attenzione su particolari aspetti del tuo progetto imprenditoriale e su tutti gli aspetti opportuni per aiutare gli esaminatori a comprendere le caratteristiche dell’attività proposta.
Per aiutarti alla preparazione del colloquio con invitalia, di seguito troverai i principali argomenti trattati.

  • Esperienze formative e lavorative dei soggetti proponenti
  • Ruoli dei soggetti proponenti
  • eventuali risorse umane esterne
  • idea di business in generale
  • descrizione della sede operativa
  • mercato di riferimento
  • target di riferimento
  • principali concorrenti
  • vantaggi competitivi
  • descrizione di una giornata produttiva
  • programma di spesa
  • principali costi aziendali

Le simulazioni del colloquio ufficiale con Invitalia

Il team di consulenti di Investment & Fund Research ti aiuta alla preparazione del colloquio di approfondimento tramite simulazioni con modalità simili al colloquio ufficiale con appuntamenti calendarizzati prima della data fissata dai valutatori di Invitalia.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue passo passo nella realizzazione della tua iniziativa imprenditoriale.

Richiedi subito una consulenza gratuita, saremo lieti di aiutarti.

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Nuova N.I.T.O. per giovani e donne

Nuova N.I.T.O. per giovani e donne

La N.I.T.O., Nuove imprese a tasso zero, è l’incentivo per il futuro di giovani e donne che vogliono diventare imprenditori.

Ci sono importanti novità per la Nuova N.I.T.O. per giovani e donne:

Si amplia la platea dei potenziali beneficiari: possono infatti presentare domanda di finanziamento, non più le imprese costituite entro 12 mesi dalla firma del contratto, ma quelle costituite entro i 5 anni precedenti, con regole e modalità differenti a seconda che si tratti di imprese costituite da non più di 3 anni o da almeno 3 e da non più di 5.

Cambia anche la forma di agevolazione: viene introdotto il fondo perduto in combinazione con il rimborso agevolato, nei limiti delle risorse disponibili e viene innalzato il tetto del finanziamento a tasso zero per le imprese più mature, sempre con il limite di età compreso tra i 3 e i 5 anni. In questo caso le imprese possono richiedere il finanziamento per la copertura degli investimenti fino a 3 milioni di euro (al netto dell’IVA).

In dettaglio, le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 20%. Possono anche chiedere un contributo ulteriore, fino al 20% delle spese di investimento, per l’acquisto di materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5, possono invece presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Anche in questo secondo caso, le imprese possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 15%.

Ma vediamo in dettaglio cosa prevede Nuove Imprese a Tasso Zero:

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Società costituite, da NON più di 5 anni, in qualsiasi forma societaria, incluse anche le società cooperative, escluso ditte individuali,la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35anni, o da donne di qualsiasi età;
  • Persone fisiche che intendono costituire nuova società entro e non oltre 45 giorni successivi alla delibera di finanziamento.

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili della Nuova N.I.T.O. per giovani e donne possono riguardare i seguenti settori:

  • la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • la fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • il commercio e al turismo;

NB: sono ammissibili investimenti per la realizzazione di nuove iniziative o per lo sviluppo di attività esistenti,attraverso l’ampliamento dell’attività, la diversificazione della produzione mediante prodotti nuovi aggiuntivi o la trasformazione radicale del processo produttivo,nei settori di cui sopra.

L’investimento deve essere realizzato entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, salvo proroga a 30 mesi

 

Cosa finanzia?

Per progetti di importo non superiore ad € 1,5 mln al netto di Iva:

  • Opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del30%);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, anche automezzi se strettamente funzionali all’attività;
  • Programmi informatici e servizi per l’ICT (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del 5% dei costi ammissibili).
  • Costi di gestione (nei limiti del 20%dei costi ammissibili), quali materie prime e assimilati, servizi, locazione (non oltre 24 mesi).

Per progetti di importo non superiore ad € 3,00 mln al netto di Iva:

  • Acquisto dell’immobile sede dell’impresa solo per le imprese turistiche e nei limiti del 40%;
  • Opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del30%);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, anche automezzi se strettamente funzionali all’attività;
  • Programmi informatici e servizi per l’ICT (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del5%deicostiammissibili).
  • Costi di gestione (nei limiti del 20%dei costi ammissibili), quali materie prime e assimilati, servizi, locazione (non oltre 24 mesi).

 

 

Le agevolazioni

Per le imprese costituite da non più di 3 anni, le agevolazioni finanziarie prevedono un finanziamento pari ad €1,5mln, al netto dell’IVA, così ripartito:

  • Mutuo a tasso zero, della durata massima di 10anni e di importo non superiore al 70% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali (privilegio speciale e/o ipoteca di 1°) acquisibili sui beni agevolati se superiore ad € 250 mila;
  • Contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 20%della spesa ammissibile;
  • 10% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi).
  • Servizi di tutoraggio (dai 5 ai 10 mila €).

Per le imprese costituite da più di 3 anni, le agevolazioni finanziarie prevedono un finanziamento di importo massimo pari a 3 mln di euro al netto dell’IVA, così ripartito:

  • Mutuo a tasso zero, della durata massima di 10 anni e di importo fino al 75% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali, (privilegio speciale e/o ipoteca di 1°) acquisibili sui beni agevolati se superiore ad € 250 mila;
  • Contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 15% della spesa ammissibile;
  • 10% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi).

Elenco documenti:

Dati anagrafici e/o visura camerale aggiornata e/o atto costitutivo del proponente/i;

Contatti mail e telefonici;

Curricula proponente/i;

Preventivi di spesa oggetto dell’investimento al netto dell’Iva su carta intestata fornitore, con timbro e firma autografa;

SmartCard per la firma digitale

 

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Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

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“Noi con voi”, sempre.

Per approfondire l’argomento trattato, visita il sito ufficiale di Invitalia a questo link.

cultura crea raddoppia

Cultura Crea raddoppia: in arrivo i contributi anticovid

Cultura Crea si rinnova e raddoppia: al via due nuovi sportelli il 19 e il 26 aprile.

In arrivo contributi anticovid e la nuova versione degli incentivi per le imprese turistico-culturali.

Cultura Crea si rinnova e raddoppia. L’incentivo rivolto alle imprese turistico-culturali del Mezzogiorno, promosso dal Ministero della cultura nell’ambito del PON “Cultura e Sviluppo” e gestito da Invitalia, riparte ad aprile con due nuovi sportelli agevolativi.

Il 19 aprile 2021 sarà operativo Cultura Crea Plus

Si tratta di un contributo a fondo perduto per sostenere le imprese e i soggetti del terzo settore colpiti dall’emergenza Covid e attivi nel settore culturale e nel sistema dell’intermediazione turistica. Le domande devono essere presentate secondo i criteri e le modalità indicate nella Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 238 del 29 marzo 2021.

Il 26 aprile 2021 partirà Cultura Crea 2.0

La nuova versione di Cultura Crea destinata alle iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale e turistica. Le domande devono essere presentate secondo i criteri e le modalità indicate nella Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 237 del 29 marzo 2021. La stessa Direttiva stabilisce che dalle ore 24.00 del 29 marzo 2021 venga chiuso il vecchio sportello di Cultura Crea (disciplinata dal Decreto Mibact n. 576 del 10 dicembre 2020, che modifica il precedente Decreto Mibact dell’11 maggio 2016). Le domande in compilazione sul precedente sportello di Cultura Crea potranno essere riformulate in base alla nuova disciplina.

Sul sito del PON Cultura e Sviluppo sono disponibili gli allegati delle due Direttive.

Le domande per i due nuovi incentivi potranno essere presentate attraverso una piattaforma informatica che presto sarà messa a disposizione.

Per maggiori informazioni, accedi all’area riservata di Invitalia oppure chiama il numero azzurro 848-886-886 (*) disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00.

(*) Addebito con ripartizione a tempo che prevede un costo al chiamante pari alla tariffa urbana a tempo per le chiamate da rete fissa. Per le chiamate da rete mobile la quota è definita dal singolo operatore.

Cos’è Cultura Crea?

”Cultura Crea” sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale-turistica che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La domanda si presenta solo online.

A chi è rivolto Cultura Crea?

“Cultura Crea” si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (destinatarie dell’intervento PON 2014-2020 Cultura e sviluppo).

In particolare:

– l’incentivo per la “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” finanzia:

  • team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
  • le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” finanzia:

  • le imprese costituite in forma societaria  da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” finanzia imprese e soggetti del terzo settore. In particolare:

  • ONLUS
  • imprese sociali

Quali sono le novità del 2021 per le imprese?

Cultura Crea raddoppia anche i territori, platea e beneficiari: ha ampliato i territori di intervento, la platea dei beneficiari e le spese ammesse alle agevolazioni; più un servizio di Tutoring per i beneficiari delle agevolazioni.

Sono solo alcune delle novità previste per l’incentivo di Invitalia, Cultura Crea, che a breve sarà sospeso, per ripartire in pochissimi giorni con un nuovo sportello, dotato di nuove regole destinate alle imprese della filiera culturale e creativa.

Ma per Cultura Crea non è finita qui. A breve partirà anche un secondo sportello ad hoc “Emergenza Covid-19” per chi è stato danneggiato dalla pandemia, le informazioni saranno disponibili sempre sul sito di Invitalia.

Tutto è contenuto nel Decreto Ministeriale del Mibact del 10 Dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 40) il 17 febbraio scorso, che va a modificare il vecchio DM dell’11 Maggio 2016, introducendo modifiche ed integrazioni all’incentivo.

Le modalità di apertura dei due nuovi sportelli agevolativi saranno definite con apposite direttive, che saranno emanate dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Cultura & Sviluppo 2014 – 2020.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per la tua iniziativa imprenditoriale.

Cultura crea raddoppia: non lasciarti scappare questa occasione!
Richiedi subito una consulenza gratuita, saremo lieti di aiutarti nella presentazione della domanda.

“Noi con voi”, sempre.

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il talento di giuseppe

Il tempo premia il talento di Giuseppe

Oggi vi raccontiamo la storia di Giuseppe, talentuoso tatuatore che corona il suo sogno grazie a Resto al Sud.

La storia di Giuseppe è la storia di un artista, un esempio di come un talento, malgrado tempi difficili come questi, può raggiungere i propri sogni.

Giuseppe ha un lavoro, è piastrellista in un impresa edile e, malgrado la sua indiscutibile precisione e bravura, non vede l’ora di finire il proprio turno per dedicarsi alla sua passione: disegnare aerografie su caschi.

Quanto avrebbe voluto far diventare quella sua passione un lavoro, ma nella città in cui risiede, ha sempre avuto difficoltà a chiedere compensi per quei lavori effettuati con tanto talento e dedizione.

La sua irrefrenabile passione lo spinge scoprire nuovi modi per esprimere la sua creatività ed inizia a disegnare tattoo per amici.

Forse è il momento, forse questo può essere un lavoro ma… come reperire i fondi per acquisire il titolo di tatuatore professionista?
La sua condizione economica non gli consente di frequentare il corso.

Ed è così che i giorni passano: il talento di Giuseppe è nascosto tra una piastrella e l’altra mentre è a lavoro nell’impresa edile.

Poi arriva la notizia che ha sempre desiderato, una notizia che gli cambia la vita:

Finalmente può frequentare il corso, un regalo della mamma che riceve un’eredità inaspettata…

Giuseppe è un tatuatore professionista; il desiderio di perseguire questa strada è sempre più forte ed è così che abbiamo avuto il piacere di conoscerlo.

Giuseppe, dopo una consulenza, decide di iniziare il percorso per aprire la sua attività, Peppers Tattoo, con l’incentivo Resto al Sud e noi siamo felici di essere parte del suo sogno.

Scopri come abbiamo aiutato Giuseppe.

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti segue nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità aiutandoti a diventare un imprenditore o un’imprenditrice di successo.

Non attendere, richiedi subito una consulenza gratuita, saremo lieti di aiutarti.

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