Incentivi per la riqualificazione delle strutture turistiche

Incentivi per la riqualificazione delle strutture turistiche

Seicento milioni di euro in quattro anni per favorire gli interventi di riqualificazione delle strutture del comparto turistico.

Parte il 28 febbraio 2022 la misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” (IFIT), promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia. L’iniziativa è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rappresenta l’opportunità per le aziende del settore di compiere un salto di qualità soprattutto in termini di sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica.

 

A chi si rivolge?

Le agevolazioni sono rivolte a un ampio ventaglio di destinatari della filiera turistica: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

 

Quali sono le forme di incentivo?

Sono previste due forme di incentivo:

  • credito d’imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)
  • contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40.000 euro (questo limite può essere aumentato a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno).

 

 

Quali sono gli interventi ammessi?

L’incentivo sostiene soprattutto il miglioramento dell’efficienza energetica, al quale è destinato il 50% delle risorse. Una quota del 40% è inoltre riservata alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Altri interventi ammessi sono: riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione, acquisto di mobili.

Le domande possono essere presentate dal 28 febbraio al 30 marzo 2022 attraverso la piattaforma web di Invitalia. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Al termine della verifica verrà pubblicata la graduatoria delle domande ammesse.

Il funzionamento di IFIT – Incentivi per le imprese turistiche è descritto nell’Avviso pubblico del 23 dicembre 2021 pubblicato dal Ministro del Turismo.

 

 

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

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Fondo Impresa Donna per l’Imprenditoria femminile

Diventa imprenditrice, apri la tua azienda e fai crescere il tuo progetto con il sostegno dell’imprenditorialità femminile Fondo Impresa Donna.

Il Fondo Impresa Donna nasce per sostenere le imprese femminili con uno stanziamento di 400 milioni di euro.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”, è stato istituito un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro (che raggiungeranno 400 milioni) destinati all’imprenditoria femminile.

Ma vediamo in dettaglio cosa prevede Fondo Impresa Donna:

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Cooperative e società di persone (S.a.s. e/o S.n.c.) con almeno il 60% di donne socie;
  • Società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne;
  • Imprese individuali, la cui titolare è una donna;
  • Lavoratrici autonome, che si impegnano ad aprire p. Iva entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo.
  • Persone fisiche che intendono avviare l’attività, impegnandosi alla costituzione entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo.

Per le Neo costituite (ovvero da meno di un anno), la sede legale o operativa deve essere collocata in Italia.

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili di Fondo Impresa Donna possono riguardare i seguenti settori:

  • Industria;
  • Artigianato;
  • Trasformazione dei prodotti agricoli;
  • Servizi;
  • Commercio;
  • Turismo.

 

Cosa finanzia?

Progetti che prevedono programmi di spesa, con un tetto massimo di € 250.000,00 (escluso Iva) per le Nuove Imprese e fino ad € 400.000,00 (escluso Iva) per imprese già esistenti.
Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 24 mesi.

Spese ammissibili (solo beni nuovi):

    • Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
    • Immobilizzazione immateriali;
    • Servizi cloud per la gestione aziendale;
    • Personale dipendente, assunto dopo la data di presentazione della domanda.

Le agevolazioni

Per le nuove imprese: contributi a fondo perduto la cui copertura varia dal 50% all’80% (fino al 90% se donne disoccupate) in base all’ammontare dell’investimento (ovvero se fino a 100 k e/o da 100 a 250k).

Per le imprese da 1a 3 anni: copertura dell’80% delle spese ammissibili, di cui la metà a fondo perduto e la metà a tasso zero in 8 anni e il restante 20% a carico dell’impresa, oltre Iva.

Per le imprese da 3 anni in poi: l’investimento in beni sono coperti con finanziamento agevolato, mentre le spese di capitale circolante sono coperte con contributo a fondo perduto.

Elenco documenti:

  • Dati anagrafici e/o visura camerale aggiornata e/o atto costitutivo – p.iva del proponente/i;
  • Contatti mail e telefonici;
  • Curricula e/o storia aziendale del proponente/i;
  • Preventivi di spesa oggetto dell’investimento al netto dell’Iva su carta intestata fornitore, con timbro e firma autografa;
  • SmartCard per la firma digitale
  • Credenziali SPID

 

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Nuova N.I.T.O. per giovani e donne

Nuova N.I.T.O. per giovani e donne

La N.I.T.O., Nuove imprese a tasso zero, è l’incentivo per il futuro di giovani e donne che vogliono diventare imprenditori.

Ci sono importanti novità per la Nuova N.I.T.O. per giovani e donne:

Si amplia la platea dei potenziali beneficiari: possono infatti presentare domanda di finanziamento, non più le imprese costituite entro 12 mesi dalla firma del contratto, ma quelle costituite entro i 5 anni precedenti, con regole e modalità differenti a seconda che si tratti di imprese costituite da non più di 3 anni o da almeno 3 e da non più di 5.

Cambia anche la forma di agevolazione: viene introdotto il fondo perduto in combinazione con il rimborso agevolato, nei limiti delle risorse disponibili e viene innalzato il tetto del finanziamento a tasso zero per le imprese più mature, sempre con il limite di età compreso tra i 3 e i 5 anni. In questo caso le imprese possono richiedere il finanziamento per la copertura degli investimenti fino a 3 milioni di euro (al netto dell’IVA).

In dettaglio, le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 20%. Possono anche chiedere un contributo ulteriore, fino al 20% delle spese di investimento, per l’acquisto di materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5, possono invece presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Anche in questo secondo caso, le imprese possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 15%.

Ma vediamo in dettaglio cosa prevede Nuove Imprese a Tasso Zero:

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Società costituite, da NON più di 5 anni, in qualsiasi forma societaria, incluse anche le società cooperative, escluso ditte individuali,la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35anni, o da donne di qualsiasi età;
  • Persone fisiche che intendono costituire nuova società entro e non oltre 45 giorni successivi alla delibera di finanziamento.

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili della Nuova N.I.T.O. per giovani e donne possono riguardare i seguenti settori:

  • la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • la fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • il commercio e al turismo;

NB: sono ammissibili investimenti per la realizzazione di nuove iniziative o per lo sviluppo di attività esistenti,attraverso l’ampliamento dell’attività, la diversificazione della produzione mediante prodotti nuovi aggiuntivi o la trasformazione radicale del processo produttivo,nei settori di cui sopra.

L’investimento deve essere realizzato entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, salvo proroga a 30 mesi

 

Cosa finanzia?

Per progetti di importo non superiore ad € 1,5 mln al netto di Iva:

  • Opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del30%);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, anche automezzi se strettamente funzionali all’attività;
  • Programmi informatici e servizi per l’ICT (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del 5% dei costi ammissibili).
  • Costi di gestione (nei limiti del 20%dei costi ammissibili), quali materie prime e assimilati, servizi, locazione (non oltre 24 mesi).

Per progetti di importo non superiore ad € 3,00 mln al netto di Iva:

  • Acquisto dell’immobile sede dell’impresa solo per le imprese turistiche e nei limiti del 40%;
  • Opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del30%);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, anche automezzi se strettamente funzionali all’attività;
  • Programmi informatici e servizi per l’ICT (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del5%deicostiammissibili).
  • Costi di gestione (nei limiti del 20%dei costi ammissibili), quali materie prime e assimilati, servizi, locazione (non oltre 24 mesi).

 

 

Le agevolazioni

Per le imprese costituite da non più di 3 anni, le agevolazioni finanziarie prevedono un finanziamento pari ad €1,5mln, al netto dell’IVA, così ripartito:

  • Mutuo a tasso zero, della durata massima di 10anni e di importo non superiore al 70% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali (privilegio speciale e/o ipoteca di 1°) acquisibili sui beni agevolati se superiore ad € 250 mila;
  • Contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 20%della spesa ammissibile;
  • 10% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi).
  • Servizi di tutoraggio (dai 5 ai 10 mila €).

Per le imprese costituite da più di 3 anni, le agevolazioni finanziarie prevedono un finanziamento di importo massimo pari a 3 mln di euro al netto dell’IVA, così ripartito:

  • Mutuo a tasso zero, della durata massima di 10 anni e di importo fino al 75% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali, (privilegio speciale e/o ipoteca di 1°) acquisibili sui beni agevolati se superiore ad € 250 mila;
  • Contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 15% della spesa ammissibile;
  • 10% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi).

Elenco documenti:

Dati anagrafici e/o visura camerale aggiornata e/o atto costitutivo del proponente/i;

Contatti mail e telefonici;

Curricula proponente/i;

Preventivi di spesa oggetto dell’investimento al netto dell’Iva su carta intestata fornitore, con timbro e firma autografa;

SmartCard per la firma digitale

 

Perché scegliere noi?

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Formazione 4.0

Formazione 4.0: l’agevolazione che forma il tuo dipendente

La Formazione 4.0: Credito di imposta per la formazione dei dipendenti.
Il Decreto direttoriale 9 giugno 2020 disciplina l’intervento agevolativo sulla Digital Transformation istituito all’articolo 29, commi da 5 a 8, del Decreto crescita, finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso la realizzazione di progetti diretti all’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano Nazionale Impresa 4.0 nonché di altre tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

A chi si rivolge?

A tutte le imprese risiedenti in Italia indipendentemente:

  • Dalla forma giuridica;
  • Dalle dimensione aziendale;
  • Dal settore economico;
  • Dal regime contabile;
  • Dalle modalità di determinazione del reddito.

Tra i soggetti beneficiari rientrano anche gli enti non commerciali a condizione che svolgano attività commerciali rilevanti ai fini del reddito d’impresa.

Sono compresi anche consorzi e le reti soggetto che, ai fini delle imposte sui redditi, figurano tra gli enti commerciali oppure tra quelli non commerciali.

Sono Escluse dall’applicabilità della misura le Imprese in difficoltà’ ai sensi dell’articolo 2, punto 18 del Regolamento (UE) n. 651/2014 e le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del D.Lgs. N. 231/2001.

Quali sono le attività ammesse?

Attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie:

  • previste dal Piano nazionale Impresa 4.0 (big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, simulazione e sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva (o stampa tridimensionale), internet delle cose e delle macchine integrazione digitale dei processi aziendali.
  • applicate in ambiti specifici (vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione)

 

NB: Sono espressamente escluse le attività di formazione svolte in ottemperanza alla normativa su salute e sicurezza, protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.

Cosa agevola?

Il costo aziendale (retribuzione lorda, fino al 30% di quella annua lorda) del personale dipendente (compreso gli apprendisti) impegnato nelle attività di formazione 4.0 sia come «discente» che come «docente» o «tutor», limitatamente alle ore o alle giornate dedicate alla formazione.

Le spese ammissibile devono risultare da una certificazione rilasciata da Revisore iscritto all’Albo nella sezione A.

Per il 2020 è concesso un credito d’imposta nelle attività di formazione 4.0 (delle spese ammissibili) pari a:

  • 50 % per le micro e piccole imprese fino ad un massimo di € 300.000,00;
  • 40% per le medie imprese fino ad un massimo di € 250.000,00;
  •  30% per le grandi imprese fini ad un massimo di € 250.000,00.
  • non concorre a formare la base imponibile Ires/Irpef e Irap 
  • è cumulabile con altri aiuti di Stato aventi ad oggetto le stesse spese ammissibili, nel rispetto delle  intensità massime di aiuto previste dal Reg. n. 651/2014 (art. 31, punti 4 e 5)

 

 

 

Per tutte le imprese, fermi restando i limiti massimi annuali, la misura del bonus è aumentata al 60% nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione 4.0 ammissibili rientrino nelle categorie dei lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.

NB: Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti, le spese di certificazione sono riconosciute in aumento del credito d’imposta fino a 5.000,00 euro.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare, la compilazione dei moduli, i dettagli per gestire la documentazione.

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“Noi con voi”, sempre.

Investimenti produttivi in Campania: Avviso S.Fi.N.

Investimenti produttivi in Campania: Avviso S.Fi.N.

Avviso S.Fi.N.
Strumento finanziario per il sostegno agli investimenti produttivi in Campania attuato in procedura negoziale con partecipazione del FRI regionale di Cassa Depositi e Prestiti

A chi si rivolge?

Investimenti produttivi in Campania rivolti alle Grandi Imprese, in forma singola o aggregata in forma di rete di imprese (non superiore a 4), come disciplinate dalla Legge n. 33 del 9 aprile 2009 come modificata dalla Legge n. 122 del 30 luglio 2010, con sede legale e/o unità locale nella Regione Campania o impegnarsi ad averla.

NB: 15mln dei 91mln stanziati sono destinati ai comuni (24) rientranti nelle aree di crisi appartenenti ai Poli di: Acerra-Marcianise-Airola, Castellamare-Torre Annunziata; Battipaglia-Solofra.

Sono ammissibili i programmi d’investimento in attivi materiali e immateriali, rientranti nei seguenti settori:

  • Aerospazio;
  • Automotive e cantieristica;
  • Agroalimentare;
  • Abbigliamento e moda;
  • Biotecnologie e ICT;
  • Energia e Ambiente;
  • Turismo.

Attività Ammesse

Ambiti di intervento:

  • Realizzazione di nuove Unità produttive;
  • Ampliamento di Unità produttive esistenti;
  • La diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente;
  • Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’Unità produttiva esistente;
  • Potenziamento e miglioramento della offerta ricettiva e, eventualmente, delle attività integrative, dei servizi di supporto alla fruizione del prodotto;
  • Aumento dell’efficienza energetica nei processi produttivi o negli edifici delle unità locali oggetto dell’investimento.
  • Acquisizione di un’Unità produttiva esistente, adeguamento e messa in sicurezza degli spazi aziendali anche comuni;
  • Impianti, macchinari ed attrezzature in linea con la vigente normativa emergenziale;
  • La realizzazione di nuovi impianti di climatizzazione, di ventilazione e aerazione ai fini di abbattere e diminuire il rischio di diffusione del virus;
  • Investimenti per l’acquisto di nuove tecnologie per il potenziamento dei sistemi di digitalizzazione delle funzioni aziendali e dell’utilizzo da remoto;
  • L’implementazione digitale delle strategie di commercializzazione con particolare riferimento all’e-commerce.

Cosa Finanzia

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 18 mesi.

Spese ammissibili:

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5% dell’importo complessivo;
  • fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 40% dell’importo complessivo ammissibile per ciascun Programma d’investimento, ad eccezione del settore turistico per il quale sono ammissibili nella misura massima del 70%;
  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, ad eccezione di quanto previsto per le acquisizioni di Unità produttive di cui all’art. 7, comma 1;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
  • concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi; per le grandi imprese, tali spese sono ammissibili fino al 50 % dell’importo complessivo ammissibile per ciascun Programma d’investimento.
  • Per le sole PMI sono ammissibili anche le spese relative a consulenze connesse al Programma d’investimento, nella misura massima del 4% dell’importo agevolabile per ciascun Programma d’investimento.

Agevolazioni

L’importo complessivo delle spese e dei costi ammissibili non deve essere inferiore ad €500 mila e non superiore ad € 3mln.
Le agevolazioni previste sono:

  • Contributo a fondo perduto agli investimenti nella misura di: – massimo 35% se il Soggetto Beneficiario è una Piccola Impresa; – massimo 30% se il Soggetto Beneficiario è una Media Impresa; – massimo 20% se il Soggetto Beneficiario è una Grande Impresa;
  • Finanziamento bancario a copertura del restante 65% del programma di spesa previsto, di cui circa la metà a tasso agevolato e metà a tasso di mercato;
  • Contributo a fondo perduto agli interessi sul finanziamento Agevolato;
  • per le sole PMI, Garanzia su finanziamento a breve/medio termine, a tasso di mercato, erogato dal sistema bancario, relativo agli investimenti in capitale circolante

La presentazione dei progetti sarà consentita a partire dal 05 Agosto 2020 con procedura a sportello, ovvero valutate in ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento risorse.

Perché scegliere noi?

Questa è una opportunità da non perdere; l’importo complessivo delle pese e dei costi ammissibili non deve essere inferiore ad €500 mila e non superiore ad € 3mln.

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Nuove imprese a tasso zero

N.I.T.O.: l’incentivo per il tuo futuro

N.I.T.O. (“Nuove imprese a tasso zero”) è l’incentivo per il futuro di giovani e donne che vogliono diventare imprenditori. Le agevolazioni sono valide in tutta Italia e prevedono il finanziamento a tasso zero di progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro che può coprire fino al 75% delle spese totali ammissibili.

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Società costituite in qualsiasi forma societaria, incluse anche le società cooperative; la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, o da donne;
  • Costituite da non più di 12 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • Persone fisiche che intendono costituire nuova società entro e non oltre 45 giorni successivi alla delibera di finanziamento

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare i seguenti settori:

  • la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • la fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • il commercio e al turismo;
  • le attività riconducibili anche a più settori di particolare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile, riguardanti:
    1. la filiera turistico-culturale, intesa come attività finalizzate alla valorizzazione e alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, nonché al miglioramento dei servizi per la ricettività e l’accoglienza;
    2. l’innovazione sociale, intesa come produzione di beni e fornitura di servizi che creano nuove relazioni sociali ovvero soddisfano nuovi bisogni sociali, anche attraverso soluzioni innovative.

 

Cosa finanzia?

Le spese ammissibili alle agevolazioni sono quelle relative all’acquisto di beni materiali e immateriali e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

  • Suolo aziendale (nei limiti del 10% dei costi ammissibili);
  • Fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del 40% per tutte le attività, elevabile a 70% per le imprese operative nel turismo);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici e servizi per l’Information and Communication Technologies (ICT) (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Formazione specialistica dei soci e dei dipendenti del soggetto beneficiario, funzionali alla realizzazione del progetto (nei limiti del 5% dei costi ammissibili)
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del 5% dei costi ammissibili). L’investimento deve essere realizzato entro 24 mesi dalla delibera, salvo proroga a 30 mesi.

 

Le agevolazioni

Le agevolazioni finanziarie (di importo massimo pari a 1,5 milioni di euro) concedibili sono:

  • Tasso zero, della durata massima di 8 anni e di importo non superiore al 75% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali, acquisibili sui beni agevolati e/o fideiussione bancaria o polizza assicurativa;
  • 25% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi). Il finanziamento va restituito (senza interessi) in 8 anni a rate semestrali scadenti il 30/05 e il 31/10 di ogni anno a partire dall’anno successivo all’ultima erogazione che avviene previa ispezione presso la sede dell’impresa.

 

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Voucher Formazione Donne

Beneficiari

Possono presentare domanda tutte le donne in età lavorativa con o senza strumenti a sostegno del reddito, in possesso dei seguenti requisiti alla data di presentazione della domanda:

  1. Essere residenti/domiciliati nel territorio della Regione Campania. Le donne non comunitarie devono essere in possesso di regolare permesso di soggiorno alla data di presentazione della domanda;
  2. di aver compiuto 18 anni di età alla data di presentazione della domanda;
  3. di non aver compiuto 50 anni di età alla data di presentazione della domanda;
  4. essere titolari di reddito da modello ISEE familiare per l’anno 2018 fino a € 50.000,00.

I requisiti sopra indicati costituiscono condizione di ammissibilità e devono essere tutti posseduti alla data di presentazione della domanda.

 

Iniziative ammissibili

L’avviso prevede l’assegnazione di un contributo pubblico sotto forma di voucher per il rimborso totale o parziale delle spese di iscrizione ad un corso di formazione professionale personalizzata.
Sono finanziati i seguenti percorsi formativi:

  1. Corsi di formazione erogati da Agenzie formative accreditate dalla Regione Campania, finalizzati al rilascio di qualifica professionale o abilitazione riguardanti profili professionali o figure professionali, finanziati fino ad un massimo di € 1.800,00;
  2. Master di I e II livello, corsi di specializzazione in Italia o in altro paese appartenente all’Unione Europea erogati da: a) Università e Scuole di alta formazione italiane in possesso del riconoscimento del MIUR che le abilita al rilascio del titolo di master; b) Università pubblica di altro Stato comunitario o riconosciuta da autorità competente dello Stato comunitario, Scuola/Istituto di alta formazione di Stato comunitario, pubblico o riconosciuto da autorità competente dello Stato comunitario e da questa abilitato per il rilascio del titolo di master; in tal caso il contributo è fino ad un massimo di € 3.000,00.

Ambito di intervento

Gli ambiti di intervento oggetto dei percorsi formativi ammessi dal presente avviso devono tendere allo sviluppo e al potenziamento delle competenze professionali e culturali delle donne destinatarie al fine di sostenere l’inserimento occupazionale delle stesse con riferimento alle aree tematiche e/o ambiti settoriali chiave nell’ambito della strategia regionale:

  1. settori che offrono maggiori prospettive di crescita ad esempio nell’ambito di: green economy, blue economy, servizi alla persona, servizi socio-sanitari, valorizzazione del patrimonio culturale;
  2. settori e aree disciplinari di cui alla “Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente” (RIS3) per la Regione Campania (aerospazio, edilizia sostenibile; biotecnologie, salute dell’uomo, agroalimentare; energia e ambiente; materiali avanzati e nanotecnologie; trasporti di superficie e logistica).
  3. promozione e diffusione cultura digitale e più in generale dell’ICT.

La domanda di voucher può riguardare solo percorsi formativi la cui frequenza abbia inizio almeno dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Non sono riconosciuti voucher per i percorsi, la cui frequenza sia iniziata prima della suddetta data. I corsi, pena la decadenza del voucher, devono essere avviati entro 120 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie e concludersi entro 18 mesi dalla data di avvio.

Tempistica

Prima finestra temporale dalle ore 10.00 del 16/12/2019 fino alle ore 14.00 del 13/01/2020;
Seconda finestra: dalle ore 10.00 del 02/03/2020 fino alle ore 14.00 del 03/04/2020.

Perché scegliere noi?

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Resto al Sud: Le novità 2020

Resto al Sud: nel 2020 ci sono due importanti novità

Con l’arrivo del nuovo anno, sono due le importanti novità che riguardano gli incentivi Resto al Sud e la loro applicazione sui territori agevolati:

  1. Regime transitorio: la Legge di Bilancio 2020 ha introdotto il regime transitorio in relazione all’estensione dei limiti di età. Pertanto, per il 2019 e fino al 31 dicembre 2020, potrà presentare domanda anche chi possedeva il requisito dell’età (under 46) al 1 gennaio 2019, ossia alla data di entrata in vigore della legge 145/2018 (legge di bilancio 2019). Dal 1 gennaio 2021 invece il requisito d’età dovrà essere posseduto alla data di presentazione della domanda.
  2. Nessun limite di età per 24 comuni dell’area del cratere sismico Centro Italia. Si tratta di 24 comuni su 116 che presentano una percentuale di edifici dichiarati inagibili superiore al 50%. Questa modifica è stata introdotta dalla legge 156 del 12 dicembre 2019 (pubblicata in GU il 23 dicembre 2019) che modifica il DL 123/2019 che aveva esteso Resto al Sud ai comuni del cratere sismico centro Italia.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare a Invitalia, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per aprire la tua attività all’inaugurazione della tua attività.

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Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese Artigiane per l’Attuazione di Processi di Innovazione

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

I Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese Artigiane per l’Attuazione di Processi di Innovazione si rivolgono alle attività con sede legale e/o Unità locale nella Regione Campania.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono:

  • Essere regolarmente costituite da almeno 2 anni ed iscritte nella sezione speciale del Registro delle imprese della CCIAA competente;
  • Avere la disponibilità (proprietà, locazione, comodato, etc) dell’unità locale destinataria dell’intervento in Campania o impegnarsi ad averla, alla data di richiesta di I Sal;
  • Possedere capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare (ultimo fatturato = importo finanziamento).

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare QUALSIASI settore ad esclusione dei seguenti:

  • pesca e dell’acquacoltura;
  • produzione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • attività connesse all’ esportazione/importazione verso/da paesi terzi.

I programmi devono riguardare: l’ammodernamento, sviluppo di lavorazioni innovative, riqualificazione e ampliamento dell’attività artigianale, anche con l’apertura di una nuova unità locale.

 

Quali sono gli interventi ammessibili?

  • sviluppo di lavorazioni con utilizzo di nuove tecnologie e materiali;
  • sviluppo di nuove applicazioni di prodotto e design;
  • innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC;
  • azioni di marketing, e-commerce;
  • miglioramento delle performance aziendali (impianti antinquinamento-impianti di produzione energia da fonti rinnovabili etc.) – miglioramento dei livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro.

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 9 mesi.

Spese ammissibili:

  • impianti, macchinari, attrezzature in genere;
  • programmi informatici, brevetti, licenze. Know-how e conoscenze tecniche non brevettate, nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • servizi specialistici in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa;
  • spese di ristrutturazione/impiantistica nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • spese relative al capitale circolante (materie prime, materiali, semilavorati, garanzie) nel limite del 30% del totale del programma di spesa;

Le agevolazioni

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 10.000.000 euro.
Il programma di spesa proposto dovrà prevedere spese ammissibili per:

  • importo minimo di € 10.000,00 e importo massimo di € 50.000,00 per le singole imprese al netto dell’Iva;
  • importo minimo di € 50.000,00 e importo massimo di € 250.000,00 per le imprese in forma consortile al netto dell’Iva.

L’aiuto massimo concedibile è:

  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 50% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 25.000,00 per le singole imprese.
  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 70% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 175.000,00 per le imprese in forma consortile.

Quali sono i tempi?

La modalità di concessione del contributo è una procedura valutativa a sportello, la presentazione dei progetti sarà consentita entro il 03 febbraio 2020.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

“Noi con voi”, sempre.

Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese nel settore Commercio per l’Attuazione di Processi di Innovazione

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

I Contributi a favore delle Micro, Piccole e Medie Imprese nel settore Commercio per l’Attuazione di Processi di Innovazione si rivolgono alle attività con sede legale e/o Unità locale nella Regione Campania:

  • Micro e PMI, anche in forma consortile (Consorzi e Società Consortili di imprese) nel settore COMMERCIO con codice ATECO 2017 Istat nella categoria G o I 56.00.00 inclusi tutti i sottolivelli.
  • Le Reti di Micro, di Piccole e Medie Imprese (MPMI).

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili possono riguardare QUALSIASI settore ad esclusione dei seguenti:

  • pesca e dell’acquacoltura;
  • produzione, commercializzazione e trasformazione dei prodotti agricoli;
  • attività connesse all’ esportazione/importazione verso/da paesi terzi.

I programmi devono riguardare: l’ammodernamento e la riqualificazione dell’attività, anche con l’apertura di una nuova unità locale.

Quali sono gli interventi ammessibili?

  • sviluppo di lavorazioni con utilizzo di nuove tecnologie e materiali;
  • sviluppo di nuove applicazioni di prodotto e design;
  • innovazioni organizzative tramite l’utilizzo delle TLC;
  • azioni di marketing, e-commerce;
  • miglioramento delle performance aziendali (impianti antinquinamento-impianti di produzione energia da fonti rinnovabili etc.)
  • miglioramento dei livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro;
  • formazione specialistica per le innovazioni introdotte.

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 9 mesi.

Spese ammissibili:

  • impianti, macchinari, attrezzature in genere;
  • programmi informatici, brevetti, licenze. Know-how e conoscenze tecniche non brevettate, nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • servizi specialistici in tema di ICT, marketing e innovazione nel limite del 5% del totale del programma di spesa;
  • spese di ristrutturazione/impiantistica nel limite del 30% del totale del programma di spesa;
  • spese relative al capitale circolante (materie prime, materiali, semilavorati, garanzie) nel limite del 30% del totale del programma di spesa;

Le agevolazioni

La dotazione finanziaria disponibile è pari a 10.000.000 euro.
Il programma di spesa proposto dovrà prevedere spese ammissibili per:

  • importo minimo di € 10.000,00 e importo massimo di € 50.000,00 per le singole imprese al netto dell’Iva;
  • importo minimo di € 50.000,00 e importo massimo di € 250.000,00 per le imprese in forma consortile al netto dell’Iva.

L’aiuto massimo concedibile è:

  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 50% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 25.000,00 per le singole imprese.
  • una sovvenzione (fondo perduto) pari al 70% delle spese ammissibili e comunque nella misura massima di € 175.000,00 per le imprese in forma consortile.

Quali sono i tempi?

La modalità di concessione del contributo è una procedura valutativa a sportello, la presentazione dei progetti sarà consentita entro il 03 febbraio 2020.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

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