Incentivi per la riqualificazione delle strutture turistiche

Incentivi per la riqualificazione delle strutture turistiche

Seicento milioni di euro in quattro anni per favorire gli interventi di riqualificazione delle strutture del comparto turistico.

Parte il 28 febbraio 2022 la misura “Incentivi finanziari per le imprese turistiche” (IFIT), promossa dal Ministero del Turismo e gestita da Invitalia. L’iniziativa è prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rappresenta l’opportunità per le aziende del settore di compiere un salto di qualità soprattutto in termini di sostenibilità, sicurezza, efficienza energetica.

 

A chi si rivolge?

Le agevolazioni sono rivolte a un ampio ventaglio di destinatari della filiera turistica: alberghi, agriturismi, strutture ricettive all’aria aperta, imprese del comparto ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, complessi termali, porti turistici, parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.

 

Quali sono le forme di incentivo?

Sono previste due forme di incentivo:

  • credito d’imposta fino all’80% delle spese, cedibile a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)
  • contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese, per un importo massimo di 40.000 euro (questo limite può essere aumentato a 100.000 euro in presenza di particolari requisiti legati a digitalizzazione, imprenditoria femminile e giovanile, mezzogiorno).

 

 

Quali sono gli interventi ammessi?

L’incentivo sostiene soprattutto il miglioramento dell’efficienza energetica, al quale è destinato il 50% delle risorse. Una quota del 40% è inoltre riservata alle imprese con sede nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Altri interventi ammessi sono: riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti e prefabbricati, realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), digitalizzazione, acquisto di mobili.

Le domande possono essere presentate dal 28 febbraio al 30 marzo 2022 attraverso la piattaforma web di Invitalia. Le richieste saranno esaminate in ordine cronologico di arrivo. Al termine della verifica verrà pubblicata la graduatoria delle domande ammesse.

Il funzionamento di IFIT – Incentivi per le imprese turistiche è descritto nell’Avviso pubblico del 23 dicembre 2021 pubblicato dal Ministro del Turismo.

 

 

Perché scegliere noi?

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Fondo Impresa Donna per l’Imprenditoria femminile

Diventa imprenditrice, apri la tua azienda e fai crescere il tuo progetto con il sostegno dell’imprenditorialità femminile Fondo Impresa Donna.

Il Fondo Impresa Donna nasce per sostenere le imprese femminili con uno stanziamento di 400 milioni di euro.

Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito della missione “Inclusione e coesione”, è stato istituito un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro (che raggiungeranno 400 milioni) destinati all’imprenditoria femminile.

Ma vediamo in dettaglio cosa prevede Fondo Impresa Donna:

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Cooperative e società di persone (S.a.s. e/o S.n.c.) con almeno il 60% di donne socie;
  • Società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne;
  • Imprese individuali, la cui titolare è una donna;
  • Lavoratrici autonome, che si impegnano ad aprire p. Iva entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo.
  • Persone fisiche che intendono avviare l’attività, impegnandosi alla costituzione entro 60 giorni dalla comunicazione di esito positivo.

Per le Neo costituite (ovvero da meno di un anno), la sede legale o operativa deve essere collocata in Italia.

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili di Fondo Impresa Donna possono riguardare i seguenti settori:

  • Industria;
  • Artigianato;
  • Trasformazione dei prodotti agricoli;
  • Servizi;
  • Commercio;
  • Turismo.

 

Cosa finanzia?

Progetti che prevedono programmi di spesa, con un tetto massimo di € 250.000,00 (escluso Iva) per le Nuove Imprese e fino ad € 400.000,00 (escluso Iva) per imprese già esistenti.
Il programma di investimento dovrà essere realizzato in 24 mesi.

Spese ammissibili (solo beni nuovi):

    • Impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
    • Immobilizzazione immateriali;
    • Servizi cloud per la gestione aziendale;
    • Personale dipendente, assunto dopo la data di presentazione della domanda.

Le agevolazioni

Per le nuove imprese: contributi a fondo perduto la cui copertura varia dal 50% all’80% (fino al 90% se donne disoccupate) in base all’ammontare dell’investimento (ovvero se fino a 100 k e/o da 100 a 250k).

Per le imprese da 1a 3 anni: copertura dell’80% delle spese ammissibili, di cui la metà a fondo perduto e la metà a tasso zero in 8 anni e il restante 20% a carico dell’impresa, oltre Iva.

Per le imprese da 3 anni in poi: l’investimento in beni sono coperti con finanziamento agevolato, mentre le spese di capitale circolante sono coperte con contributo a fondo perduto.

Elenco documenti:

  • Dati anagrafici e/o visura camerale aggiornata e/o atto costitutivo – p.iva del proponente/i;
  • Contatti mail e telefonici;
  • Curricula e/o storia aziendale del proponente/i;
  • Preventivi di spesa oggetto dell’investimento al netto dell’Iva su carta intestata fornitore, con timbro e firma autografa;
  • SmartCard per la firma digitale
  • Credenziali SPID

 

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Resto al sud per commercianti e isole

Resto al sud rivolto a commercianti e isole minori

Importanti Aggiornamenti Resto al sud:
Resto al sud estende la possibilità di richiedere l’incentivo a commercianti isole minori del centro-nord.

Il doppio ampliamento, che riguarda i settori di applicazione e i confini geografici, è stabilito dall’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 (legge di conversione con modificazioni del Decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121).

Di seguito, le isole del Centro-Nord a cui sono stati estesi gli incentivi.

Isole minori marine

  • Campo nell’Elba
  • Capoliveri
  • Capraia
  • Giglio
  • Marciana
  • Marciana Marina
  • Ponza
  • Porto Azzurro
  • Portoferraio
  • Portovenere
  • Rio
  • Ventotene

Isole lagunari e lacustri:

  • Isole della laguna veneta:
      • Lido
      • Murano
      • Pellestrina
      • Burano
      • Sant’Erasmo
      • Mazzorbo
      • Vignole
      • Torcello
      • San Giorgio
      • San Michele
      • San Clemente
      • San Francesco del Deserto
      • Marzobetto
      • San Lazzaro degli Armeni
  • Isole della laguna di Grado:
      • Isola di Grado
      • Isola di Santa Maria di Barbana
      • Isola di Morgo
  • Isole del lago d’Iseo
      • Monte Isola
  • Isole del lago di Garda
  • Comacina (lago di Como)
  • Isola d’Orta – San Giulio
  • Isole del lago Trasimeno:
      • Isola Maggiore
      • Isola Polvese
  • Isole Borromee:
      • Isola Superiore
      • Isola Bella
      • Isola Madre
      • Isola San Giovanni

 

“Resto al Sud” è stato finalmente esteso alle attività commerciali.

Resto al Sud è un incentivo per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali nel Mezzogiorno e nel Centro Italia, che prevede contributi economici fino a 200.000 euro per nuove imprese o attività.

La misura è stata estesa ai soggetti fino a 55 anni di età, ad altri comuni sul territorio nazionale, ma la vera novità è che finalmente Resto al sud estende la possibilità di richiedere l’incentivo a  commercianti isole minori del centro-nord.

Cos’è Resto al sud?

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali o libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017. L’incentivo si rivolge ad imprese costituite dopo il 21/06/2017 ed a liberi professionisti che non risultano titolari di partita IVA nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta.

Come funziona? Leggi questo articolo o scarica la brochure.

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Pescheria Le Stelle del Mare

Pescheria le Stelle del mare, eccellenza italiana

Oggi vi raccontiamo la storia di Massimiliano, instancabile lavoratore con esperienza ventennale, che rinnova la sua Pescheria Le Stelle del Mare a Baronissi grazie ad i finanziamenti di Invitalia.

Da anni Massimiliano, ogni mattina, esce di casa che fuori è ancora buio e sceglie i migliori prodotti da portare sul suo banco.

Una vita di sacrificio e passione per il mare che premia: “le Stelle del Mare” è annoverata tra le migliori pescherie del panorama salernitano, e, grazie all’impegno profuso nel garantire la qualità, la freschezza e l’eccellenza del prodotto certificata da eccellenzeitaliane.com.

La reputazione de “Le Stelle di Mare” è fortificata e confermata ogni giorno dall’impegno quotidiano nel fornire ai propri clienti una variegata gamma di pesce fresco e frutti di mare fin dalle prime ore del mattino, dettagliandone e scegliendone accuratamente la provenienza:
oggi è la Pescheria di Baronissi preferita da chi esige qualità.

Oggi la Pescheria le Stelle del Mare, dopo anni di attività, ha una veste completamente nuova:
grazie all’intervento di finanza agevolata, anche il locale rende giustizia alla qualità del prodotto.

Un nuovo progetto di successo basato sull’esperienza e la passione per il mare:
L’accoglienza di Massimiliano e del personale, il nuovo ed elegante locale e la bontà del profumo del pesce fresco di giornata, sano e sicuro, pescato dalle barche dei nostri mari e trattato con cura rispettando la stagionalità dei prodotti, sono gli ingredienti principali di questa attività.

Scopri come abbiamo aiutato Massimiliano.

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Nuova N.I.T.O. per giovani e donne

Nuova N.I.T.O. per giovani e donne

La N.I.T.O., Nuove imprese a tasso zero, è l’incentivo per il futuro di giovani e donne che vogliono diventare imprenditori.

Ci sono importanti novità per la Nuova N.I.T.O. per giovani e donne:

Si amplia la platea dei potenziali beneficiari: possono infatti presentare domanda di finanziamento, non più le imprese costituite entro 12 mesi dalla firma del contratto, ma quelle costituite entro i 5 anni precedenti, con regole e modalità differenti a seconda che si tratti di imprese costituite da non più di 3 anni o da almeno 3 e da non più di 5.

Cambia anche la forma di agevolazione: viene introdotto il fondo perduto in combinazione con il rimborso agevolato, nei limiti delle risorse disponibili e viene innalzato il tetto del finanziamento a tasso zero per le imprese più mature, sempre con il limite di età compreso tra i 3 e i 5 anni. In questo caso le imprese possono richiedere il finanziamento per la copertura degli investimenti fino a 3 milioni di euro (al netto dell’IVA).

In dettaglio, le imprese costituite da non più di 3 anni possono presentare progetti di investimento fino a 1,5 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o sviluppare attività esistenti nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 20%. Possono anche chiedere un contributo ulteriore, fino al 20% delle spese di investimento, per l’acquisto di materie prime e servizi necessari allo svolgimento dell’attività d’impresa.

Le imprese costituite da almeno 3 anni e da non più di 5, possono invece presentare progetti che prevedono spese per investimento fino a 3 milioni di euro per realizzare nuove iniziative o ampliare, diversificare o trasformare attività esistenti, nei settori manifatturiero, servizi, commercio e turismo.

Anche in questo secondo caso, le imprese possono contare su un mix di finanziamento fino al 90% del totale della spesa ammissibile di cui il contributo a fondo perduto non può superare il limite del 15%.

Ma vediamo in dettaglio cosa prevede Nuove Imprese a Tasso Zero:

A chi si rivolge?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata in base all’ordine cronologico di arrivo.

Le imprese, alla data di presentazione della domanda, devono essere:

  • Società costituite, da NON più di 5 anni, in qualsiasi forma societaria, incluse anche le società cooperative, escluso ditte individuali,la cui compagine societaria è composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35anni, o da donne di qualsiasi età;
  • Persone fisiche che intendono costituire nuova società entro e non oltre 45 giorni successivi alla delibera di finanziamento.

Quali sono le attività ammesse?

Le iniziative agevolabili della Nuova N.I.T.O. per giovani e donne possono riguardare i seguenti settori:

  • la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli;
  • la fornitura di servizi, in qualsiasi settore;
  • il commercio e al turismo;

NB: sono ammissibili investimenti per la realizzazione di nuove iniziative o per lo sviluppo di attività esistenti,attraverso l’ampliamento dell’attività, la diversificazione della produzione mediante prodotti nuovi aggiuntivi o la trasformazione radicale del processo produttivo,nei settori di cui sopra.

L’investimento deve essere realizzato entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento, salvo proroga a 30 mesi

 

Cosa finanzia?

Per progetti di importo non superiore ad € 1,5 mln al netto di Iva:

  • Opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del30%);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, anche automezzi se strettamente funzionali all’attività;
  • Programmi informatici e servizi per l’ICT (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del 5% dei costi ammissibili).
  • Costi di gestione (nei limiti del 20%dei costi ammissibili), quali materie prime e assimilati, servizi, locazione (non oltre 24 mesi).

Per progetti di importo non superiore ad € 3,00 mln al netto di Iva:

  • Acquisto dell’immobile sede dell’impresa solo per le imprese turistiche e nei limiti del 40%;
  • Opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni (nei limiti del30%);
  • Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, anche automezzi se strettamente funzionali all’attività;
  • Programmi informatici e servizi per l’ICT (nel limite del 20% dei costi ammissibili);
  • Brevetti, licenze e marchi;
  • Consulenze specialistiche (nei limiti del5%deicostiammissibili).
  • Costi di gestione (nei limiti del 20%dei costi ammissibili), quali materie prime e assimilati, servizi, locazione (non oltre 24 mesi).

 

 

Le agevolazioni

Per le imprese costituite da non più di 3 anni, le agevolazioni finanziarie prevedono un finanziamento pari ad €1,5mln, al netto dell’IVA, così ripartito:

  • Mutuo a tasso zero, della durata massima di 10anni e di importo non superiore al 70% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali (privilegio speciale e/o ipoteca di 1°) acquisibili sui beni agevolati se superiore ad € 250 mila;
  • Contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 20%della spesa ammissibile;
  • 10% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi).
  • Servizi di tutoraggio (dai 5 ai 10 mila €).

Per le imprese costituite da più di 3 anni, le agevolazioni finanziarie prevedono un finanziamento di importo massimo pari a 3 mln di euro al netto dell’IVA, così ripartito:

  • Mutuo a tasso zero, della durata massima di 10 anni e di importo fino al 75% della spesa ammissibile, assistito da garanzie reali, (privilegio speciale e/o ipoteca di 1°) acquisibili sui beni agevolati se superiore ad € 250 mila;
  • Contributo a fondo perduto, di importo non superiore al 15% della spesa ammissibile;
  • 10% a carico dell’impresa (risorse proprie e/o finanziamenti da terzi).

Elenco documenti:

Dati anagrafici e/o visura camerale aggiornata e/o atto costitutivo del proponente/i;

Contatti mail e telefonici;

Curricula proponente/i;

Preventivi di spesa oggetto dell’investimento al netto dell’Iva su carta intestata fornitore, con timbro e firma autografa;

SmartCard per la firma digitale

 

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

Approfitta subito di questo incentivo per il tuo futuro, richiedi una consulenza gratuita per la Nuova N.I.T.O. per giovani e donne!

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Per approfondire l’argomento trattato, visita il sito ufficiale di Invitalia a questo link.

cultura crea raddoppia

Cultura Crea raddoppia: in arrivo i contributi anticovid

Cultura Crea si rinnova e raddoppia: al via due nuovi sportelli il 19 e il 26 aprile.

In arrivo contributi anticovid e la nuova versione degli incentivi per le imprese turistico-culturali.

Cultura Crea si rinnova e raddoppia. L’incentivo rivolto alle imprese turistico-culturali del Mezzogiorno, promosso dal Ministero della cultura nell’ambito del PON “Cultura e Sviluppo” e gestito da Invitalia, riparte ad aprile con due nuovi sportelli agevolativi.

Il 19 aprile 2021 sarà operativo Cultura Crea Plus

Si tratta di un contributo a fondo perduto per sostenere le imprese e i soggetti del terzo settore colpiti dall’emergenza Covid e attivi nel settore culturale e nel sistema dell’intermediazione turistica. Le domande devono essere presentate secondo i criteri e le modalità indicate nella Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 238 del 29 marzo 2021.

Il 26 aprile 2021 partirà Cultura Crea 2.0

La nuova versione di Cultura Crea destinata alle iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale e turistica. Le domande devono essere presentate secondo i criteri e le modalità indicate nella Direttiva operativa del Ministero della Cultura n. 237 del 29 marzo 2021. La stessa Direttiva stabilisce che dalle ore 24.00 del 29 marzo 2021 venga chiuso il vecchio sportello di Cultura Crea (disciplinata dal Decreto Mibact n. 576 del 10 dicembre 2020, che modifica il precedente Decreto Mibact dell’11 maggio 2016). Le domande in compilazione sul precedente sportello di Cultura Crea potranno essere riformulate in base alla nuova disciplina.

Sul sito del PON Cultura e Sviluppo sono disponibili gli allegati delle due Direttive.

Le domande per i due nuovi incentivi potranno essere presentate attraverso una piattaforma informatica che presto sarà messa a disposizione.

Per maggiori informazioni, accedi all’area riservata di Invitalia oppure chiama il numero azzurro 848-886-886 (*) disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 18.00.

(*) Addebito con ripartizione a tempo che prevede un costo al chiamante pari alla tariffa urbana a tempo per le chiamate da rete fissa. Per le chiamate da rete mobile la quota è definita dal singolo operatore.

Cos’è Cultura Crea?

”Cultura Crea” sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale-turistica che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La domanda si presenta solo online.

A chi è rivolto Cultura Crea?

“Cultura Crea” si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (destinatarie dell’intervento PON 2014-2020 Cultura e sviluppo).

In particolare:

– l’incentivo per la “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” finanzia:

  • team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
  • le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” finanzia:

  • le imprese costituite in forma societaria  da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” finanzia imprese e soggetti del terzo settore. In particolare:

  • ONLUS
  • imprese sociali

Quali sono le novità del 2021 per le imprese?

Cultura Crea raddoppia anche i territori, platea e beneficiari: ha ampliato i territori di intervento, la platea dei beneficiari e le spese ammesse alle agevolazioni; più un servizio di Tutoring per i beneficiari delle agevolazioni.

Sono solo alcune delle novità previste per l’incentivo di Invitalia, Cultura Crea, che a breve sarà sospeso, per ripartire in pochissimi giorni con un nuovo sportello, dotato di nuove regole destinate alle imprese della filiera culturale e creativa.

Ma per Cultura Crea non è finita qui. A breve partirà anche un secondo sportello ad hoc “Emergenza Covid-19” per chi è stato danneggiato dalla pandemia, le informazioni saranno disponibili sempre sul sito di Invitalia.

Tutto è contenuto nel Decreto Ministeriale del Mibact del 10 Dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 40) il 17 febbraio scorso, che va a modificare il vecchio DM dell’11 Maggio 2016, introducendo modifiche ed integrazioni all’incentivo.

Le modalità di apertura dei due nuovi sportelli agevolativi saranno definite con apposite direttive, che saranno emanate dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Cultura & Sviluppo 2014 – 2020.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per la tua iniziativa imprenditoriale.

Cultura crea raddoppia: non lasciarti scappare questa occasione!
Richiedi subito una consulenza gratuita, saremo lieti di aiutarti nella presentazione della domanda.

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il talento di giuseppe

Il tempo premia il talento di Giuseppe

Oggi vi raccontiamo la storia di Giuseppe, talentuoso tatuatore che corona il suo sogno grazie a Resto al Sud.

La storia di Giuseppe è la storia di un artista, un esempio di come un talento, malgrado tempi difficili come questi, può raggiungere i propri sogni.

Giuseppe ha un lavoro, è piastrellista in un impresa edile e, malgrado la sua indiscutibile precisione e bravura, non vede l’ora di finire il proprio turno per dedicarsi alla sua passione: disegnare aerografie su caschi.

Quanto avrebbe voluto far diventare quella sua passione un lavoro, ma nella città in cui risiede, ha sempre avuto difficoltà a chiedere compensi per quei lavori effettuati con tanto talento e dedizione.

La sua irrefrenabile passione lo spinge scoprire nuovi modi per esprimere la sua creatività ed inizia a disegnare tattoo per amici.

Forse è il momento, forse questo può essere un lavoro ma… come reperire i fondi per acquisire il titolo di tatuatore professionista?
La sua condizione economica non gli consente di frequentare il corso.

Ed è così che i giorni passano: il talento di Giuseppe è nascosto tra una piastrella e l’altra mentre è a lavoro nell’impresa edile.

Poi arriva la notizia che ha sempre desiderato, una notizia che gli cambia la vita:

Finalmente può frequentare il corso, un regalo della mamma che riceve un’eredità inaspettata…

Giuseppe è un tatuatore professionista; il desiderio di perseguire questa strada è sempre più forte ed è così che abbiamo avuto il piacere di conoscerlo.

Giuseppe, dopo una consulenza, decide di iniziare il percorso per aprire la sua attività, Peppers Tattoo, con l’incentivo Resto al Sud e noi siamo felici di essere parte del suo sogno.

Scopri come abbiamo aiutato Giuseppe.

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cultura crea

Cultura Crea: Novità 2021 su beneficiari e spese ammesse

Cos’è “Cultura Crea”

”Cultura Crea” sostiene la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali e no profit nel settore dell’industria culturale-turistica che puntano a valorizzare le risorse culturali del territorio nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La domanda si presenta solo online.

A chi è rivolto Cultura Crea?

“Cultura Crea” si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa, inclusi i team di persone che vogliono costituire una società, e ai soggetti del terzo settore che vogliono realizzare i loro progetti di investimento in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia (destinatarie dell’intervento PON 2014-2020 Cultura e sviluppo).

In particolare:

– l’incentivo per la “Creazione di nuove imprese nell’industria culturale” finanzia:

  • team di persone fisiche che vogliono costituire una impresa, purché la costituzione avvenga entro 30 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni.
  • le imprese costituite in forma societaria da non oltre 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per lo “Sviluppo delle imprese dell’industria culturale” finanzia:

  • le imprese costituite in forma societaria  da non meno di 36 mesi, comprese le cooperative

– l’incentivo per il “Sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale” finanzia imprese e soggetti del terzo settore. In particolare:

  • ONLUS
  • imprese sociali

Quali sono le novità del 2021 per le imprese?

Cultura Crea ha ampliato i territori di intervento, la platea dei beneficiari e le spese ammesse alle agevolazioni; più un servizio di Tutoring per i beneficiari delle agevolazioni.

Sono solo alcune delle novità previste per l’incentivo di Invitalia, Cultura Crea, che a breve sarà sospeso, per ripartire in pochissimi giorni con un nuovo sportello, dotato di nuove regole destinate alle imprese della filiera culturale e creativa.

Ma per Cultura Crea non è finita qui. A breve partirà anche un secondo sportello ad hoc “Emergenza Covid-19” per chi è stato danneggiato dalla pandemia, le informazioni saranno disponibili sempre sul sito di Invitalia.

Tutto è contenuto nel Decreto Ministeriale del Mibact del 10 Dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale (n. 40) il 17 febbraio scorso, che va a modificare il vecchio DM dell’11 Maggio 2016, introducendo modifiche ed integrazioni all’incentivo.

Le modalità di apertura dei due nuovi sportelli agevolativi saranno definite con apposite direttive, che saranno emanate dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale Cultura & Sviluppo 2014 – 2020.

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microcredito imprenditoriale

Microcredito imprenditoriale: alternativa al credito tradizionale

Microcredito imprenditoriale: Possibilità di ottenere un finanziamento complessivo di 50.000 euro.

Il Microcredito ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di piccoli imprenditori che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale.

Novità del 2021 per il Microcredito, pubblicata in Gazzetta ufficiale, è l’innalzamento della soglia dell’importo finanziabile a 40.000 euro con un incremento di ulteriori 10.000 euro.

Il Microcredito imprenditoriale è un mutuo chirografario a tasso fisso intorno al 6%. La durata è da 24 a 60 mesi, aumentati di 6 in caso di preammortamento.

L’importo massimo è di 40.000 euro che possono diventare 50.000 euro se le ultime 6 rate pregresse sono state pagate puntualmente e se lo sviluppo del progetto risulta in linea con il raggiungimento dei risultati stabiliti dal contratto.

A chi è rivolto il Microcredito Imprenditoriale?

I professionisti e le imprese che operano nei settori ammissibili in base alle Disposizioni operative del fondo, nel dettaglio:

  • Lavoratori autonomi (Sia professionisti iscritti agli ordini, sia i professionisti che hanno aderito alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico e in possesso dell’attestazione);
  • Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni con un massimo di 5 dipendenti;
  • Società di persone, società tra professionisti, srl semplificate, società cooperative titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con un massimo di dieci dipendenti;
  • Imprese che hanno avuto nei tre esercizi antecendenti alla richiesta:
    – un attivo patrimoniale di massimo 300.000 euro;
    – ricavi lordi fino a 200.000 euro;
    – livello di indebitamento non superiore a 100.000 euro.

Quali sono le spese ammissibili?

  • Acquisto di beni anche usati (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
  • Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
  • Sostenimento dei costi per la formazione aziendale volta ad elevare la qualità professionale e le capacità tecnico gestionali del titolare, dipendenti o soci
  • Ripristino capitale circolante;
  • Operazioni di liquidità.

Vuoi saperne di più?
Qui l’elenco aggiornato degli istituti di Credito convenzionati

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iniziative imprenditoriali selfiemployment

Iniziative imprenditoriali: Nuovo Selfiemployment

Nuovo Selfiemployment: finanziamenti con prestiti a tasso zero fino a 50.000 per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali.

Selfiemployment è uno strumento che finanzia l’avvio di iniziative imprenditoriali rivolto a donne inattive e disoccupati di lungo periodo in qualsiasi ambito lavorativo su tutta l’Italia.

Il rinnovamento di questo strumento estende l’incentivo con nuove soluzioni finanziarie e operative più vantaggiose a donne inattive e disoccupati senza limiti di età.

In particolare:

  1. Documentazione più agile e snella nella presentazione della domanda
  2. Allungamento da 60 a 90 giorni per la costituzione della nuova società/ditta individuale;
  3. Allungamento da 6 a 12 mesi per l’inizio della restituzione del finanziamento Microcredito e Microcredito esteso
  4. Per i piccoli prestiti, il 1°SAL passa dal 50% al 70% del finanziamento.

A chi è rivolto Selfiemployment?

  • NEET (Not in Education, Employment or Training) ossia persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda:
    • Si sono iscritti al programma Garanzia giovani entro il 29esimo anno di età;
    • Non sono impegnati in altre attività lavorative o in percorsi di studio o formazione professionale.
  • Donne maggiorenni che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative (non necessita l’iscrizione a Garanzia Giovani)
  • Disoccupati di lunga durata, persone maggiorenni che al momento della domanda:
    • Non risultano occupati in altre attività lavorative;
    • Hanno presentato da almeno 12 mesi una dichiarazione di disponibilità al lavoro (DID

Quali sono le iniziative ammesse per accedere al finanziamento Selfiemployment?

I soggetti che possono richiedere il finanziamento Selfiemployement sono:

  • Imprese individuali, società di persone, società cooperative, cooperative sociali, composte da massimo 9 soci:
    • costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda purché inattive;
    • non costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’ammissione alle agevolazioni.
  • Associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive.

Quali sono le attività finanziabili ammesse?

Sono ammissibili, in base all’articolo 6 dell’Avviso pubblico, le iniziative riferibili a tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, come ad esempio:

  • Turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali ricreativi;
  • Servizi alla persona;
  • Servizi per l’ambiente;
  • Servizi ITC
  • Risparmio energetico ed energie rinnovabili;
  • Servizi alle imprese;
  • Manufatturiere e artigiane;
  • Imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lettera c, punti i e ii del Reg. UE n. 1407/2013;
  • Commercio al dettaglio e all’ingrosso.

Sono esclusi i settori della pesca e dell’acquacoltura, della produzione primaria in agricoltura, non che, le attività che si riferiscono ai settori economici espressamente esclusi dall’articolo 1 del Reg. (UE) 1407/2013.

Sono altresì escluse le attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco (ATECO 2007, Sezione R divisione 92).

Quali sono le spese ammissibili?

Le spese in investimenti materiali e immateriali ammesse alle agevolazioni sono quelle inerenti all’acquisto di:

  • Beni mobili quali, strumenti, attrezzature e macchinari;
  • Hardware e software;
  • Opere murarie, entro il limite del 10% dell’ammontare delle spese di cui suddette;

Le spese in capitale circolante ammesse alle agevolazioni sono quelle inerenti:

  • La locazione di beni immobili e canoni di leasing;
  • Le utenze;
  • I servizi informatici, di comunicazione e di promozione;
  • I premi assicurativi;
  • Le materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti;
  • I salari e stipendi;
  • L’Iva non recuperabile.

Quali sono le agevolazioni concedibili?

Le agevolazioni per le iniziative imprenditoriali, concesse in forma di finanziamento agevolato senza interessi e non assistito da nessuna forma di garanzia reale e/o di firma, della durata di sette anni rimborsabili con rate mensili posticipate, si dividono in:

  • Microcredito – per tutte le iniziative che prevedono spese ammissibili per la costituzione e l’avvio della nuova iniziativa comprese tra 5.000 e € 25.000 al netto dell’Iva, le agevolazioni consistono in un finanziamento pari al 100% del programma di spesa;
  • Microcredito Esteso – per tutte le iniziative che prevedono spese ammissibili per la costituzione e l’avvio di una iniziativa compresa tra 25.001 – 35.000 al netto dell’IVA, le agevolazioni consistono in un finanziamento pari al 100% del programma di spesa;
  • Piccoli prestiti – per tutte le iniziative che prevedono spese ammissibili per la costituzione e l’avvio della nuova iniziativa comprese tra 35.001 e € 50.000 euro al netto dell’Iva, le agevolazioni consistono in un finanziamento pari al 100% del programma di spesa.

Le predette misure si differenziano per gli importi concedibili per le modalità di erogazione.

Quali sono i tempi?

Sarà possibile presentare la domanda dalle 12.00 del 22 febbraio 2021 esclusivamente on-line sulla piattaforma informatica di Invitalia.

Le domande sono valutate da Invitalia in base all’ordine cronologico di presentazione, Fino a esaurimento dei fondi.

Dopo la verifica formale del possesso dei requisiti, È prevista una valutazione di merito riguardante le competenze tecniche gestionali dei proponenti nonché la sostenibilità economico-finanziaria delle iniziative imprenditoriali.

L’esito della valutazione viene comunicato entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

In sede di compilazione della domanda il proponente potrà scegliere se partecipare o meno ad un colloquio conoscitivo che verrà svolto con il personale di Invitalia in modalità remota.

Chi decide di svolgere colloquio avrà la possibilità di avere un vantaggio nell’attribuzione dei punteggi previsti nella griglia di valutazione.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare a Invitalia, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per aprire la tua iniziativa imprenditoriale all’inaugurazione della tua attività.

Richiedi subito una consulenza gratuita, saremo lieti di aiutarti nella presentazione della domanda.

“Noi con voi”, sempre.

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