Investimenti produttivi per le Imprese: FRI Campania

Investimenti produttivi per le Imprese: FRI Campania

Regione Campania, Sviluppo Campania, cdp, Abi

Grazie alla convenzione di CDP, ABI, Regione Campania e Sviluppo Campania, le imprese potranno avvalersi di un nuovo strumento agevolativo per il sostegno agli investimenti produttivi in Campania per 400 milioni di euro.

Si tratta di una agevolazione che si avvale del Fondo Rotativo per le Imprese (FRI) e sarà impiegato a livello regionale per le imprese che investono per l’attivazione di investimenti (400 milioni di euro) nei seguenti settori strategici:

  • Aerospazio
  • Automotive e cantieristica
  • Agroalimentare
  • Abbigliamento e moda
  • Biotecnologie
  • Ict
  • Energia e ambiente
  • Turismo

Un focus particolare sugli investimenti produttivi per le imprese più urgenti in relazione al Covid 19 (adeguamento spazi aziendali, messa in sicurezza, digitalizzazione, etc…).

Lo strumento prevede la concessione alle imprese beneficiarie, selezionate da Sviluppo Campania, di contributi a fondo perduto agli investimenti concessi nella misura massima del 35% dei costi ammessi di ciascun progetto, a valere sulle risorse appositamente stanziate dalla Regione fino a 102 milioni di euro.

A copertura della restante parte dell’investimento, CDP concederà un finanziamento di durata massima di 10 anni, in pool con il sistema bancario, al quale, inoltre, sarà affidata la valutazione creditizia delle imprese. Sulla quota di finanziamento di CDP, concessa a un tasso standard e nella misura massima del 40% dell’investimento, sarà erogato dalla Regione un contributo ad abbattimento degli interessi.

Gli investimenti ammissibili saranno compresi tra 500 mila e 3 milioni di euro.

Vuoi approfondire l’argomento? Qui trovi il comunicato stampa.

 

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Aggiornamenti Nuove imprese tasso zero

Importanti Aggiornamenti Nuove imprese tasso zero

Giugno 2020: importanti aggiornamenti per Nuove imprese tasso zero, l’incentivo nazionale rivolto a giovani tra i 18 e i 35 anni e donne di qualsiasi età  che desiderano avviare una nuova micro impresa nell’ambito di settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi a imprese o persone, commercio di beni e servizi, turismo, attività turistico-culturale o innovazione sociale su tutto il territorio nazionale.

Cos’è Nuove imprese a tasso zero?

Nuove imprese a tasso zero è l’incentivo per i giovani e le donne che vogliono diventare imprenditori in Italia grazie ad un finanziamento a tasso zero per progetti di impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro.

Come funziona?

Investment & Fund Research può aiutarti nel verificare se hai i requisiti di accesso. Ti aiuteremo nella compilazione della domanda e nella presentazione telematica che sarà valutata da Invitalia in base all’ordine cronologico di arrivo.

Il progetto imprenditoriale deve essere accurato e fattibile per essere valutato positivamente e per accedere alle agevolazioni.

Novità e aggiornamenti di Giugno 2020

In attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, di seguito i principali  aggiornamenti Nuove imprese a tasso zero di giugno 2020:

  • Ampliamento dei beneficiari anche alle imprese già costituite fino a 5 anni.
  • Aumento fino al 90% della quota di finanziamento a tasso zero per le imprese costituite da almeno 36 mesi:
  • Diminuzione della quota capitale proprio al 10%
  • Aumento della durata del mutuo da 8 a 10 anni
  • Aumento del limite massimo di spese ammissibili al finanziamento fino a 3 milioni per le imprese già costituite da almeno 3 anni
  • Costi iniziali di gestione fino al 20% del totale dell’investimento.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research ti segue dalla richiesta da presentare a Invitalia, la compilazione dei moduli, lo studio del business plan, i dettagli per aprire la tua attività all’inaugurazione della tua attività.

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Impresa SIcura – Rimborso per l’acquisto di DPI

La tua azienda può richiedere un rimborso per le spese sostenute per l’acquisto di DPI, finalizzati al contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 con il bando Impresa SIcura.

A chi si rivolge?

Il bando impresa Sicura si rivolge a tutte le imprese, indipendentemente dalla dimensione, dalla forma giuridica e dal settore economico in cui operano:

  • Le imprese devono essere regolarmente costituite ed iscritte come “attive” al Registro delle imprese.
  • Con sede principale e secondaria sul territorio nazionale.
  • Nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non in liquidazione volontaria e non sottoposta a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.

 

Cosa finanzia?

Con Impresa SIcura è possibile richiedere il rimborso delle spese per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale sostenute tra il 7 marzo 2020 e la data di invio della domanda di rimborso.

Impresa Sicura rimborsa l’acquisto di:

  • Mascherinne filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
  • guanti in lattice, vinile e in nitrile;
  • dispositivi per protezione oculare;
  • indumenti di protezione quali tute e/o camici;
  • calzari e/o sovrascarpe;
  • cuffie e/o copricapi
  • dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
  • detergenti e soluzioni disinfettanti / antisettici.

Tra i costi di funzionamento aziendale:

  • Materie prime;
  • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • Hosting e Housing;
  • Godimento beni di terzi.

Rimborso concedibile

Il rimborso è concesso nei limiti delle risorse disponibili e nella misura del 100% delle spese ammissibili, nel limite massimo di euro 500,00 per ciascun addetto dell’impresa cui sono destinati i DPI e, comunque, fino a un importo massimo per impresa di 150.000,00.

Le risorse sono disponibili per il riconoscimento dei rimborsi previsti dal presente Bando sono pari a euro 50 mila fatti salbi incrementi della dotazione finanziaria.

Termini e modalità

Le domande di rimborso dovranno essere presentate in modalità telematica, dall’11 al 18 maggio 2020 (fase 1);

Entro tre giorni dal termine finale per l’invio della prenotazione del rimborso, sarà disponibile l’elenco cronologico delle prenotazioni del rimborso, ordinata sulla base dell’orario di arrivo delle richieste (fase 2);

Le imprese la cui prenotazione risulta collocata in posizione utile devono compilare la domanda di rimborso dal 26 maggio all’11 giugno 2020 (fase 3).

Le attività per l’erogazione di rimborsi saranno avviate subito dopo la conclusione della fase di compilazione. Si procederà con i versamenti entro il mese di giugno 2020.

 

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

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lavoro dopo l'emergenza covid19

Il lavoro dopo l’emergenza covid19

La nuova frontiera del lavoro dopo l’emergenza covid19 è sicuramente digitale.

L’emergenza ha paralizzato le industrie “tradizionali”, ma chi ha puntato sulle nuove tecnologie vede aumenti degli utili senza precedenti.

Soluzioni alternative innovative sono l’ancora di salvezza che faranno parte di una futura “nuova normalità”.

Gli incentivi per le aziende legati all’emergenza covid19 come il microcredito imprenditoriale, curaitalia, innova per l’Italia possono aiutarti a convertire il lavoro tradizionale in lavoro digitale.

Il lavoro digitale da remoto

La tendenza a lavorare online da lontano sta vivendo una spinta cruciale, in quanto Covid-19 obbliga le aziende e le organizzazioni a imporre politiche obbligatorie di lavoro da casa in un mondo sempre più “no-touch”.

L’improvviso passaggio del lavoro dopo l’emergenza covid19 al lavoro digitale remoto, durante la notte e in massa, ha il potenziale per accelerare i cambiamenti nel modo in cui il lavoro viene svolto e nel modo in cui pensiamo alle modalità di lavoro.

Guardando il quadro più ampio, Covid-19 potrebbe rivelarsi un importante punto di non ritorno per la trasformazione digitale del posto di lavoro. Sembra quasi impossibile rimettere quel genio digitale nella bottiglia, una volta terminata l’emergenza sanitaria.

Man mano il lavoro dopo l’emergenza covid19 spingerà sempre più dipendenti a lavorare da casa – e in ambienti abilitati per il digitale non vincolati da uno spazio ufficio tradizionale – per la prima volta.

Le loro vite lavorative saranno enormemente sconvolte e ribaltate.

Covid-19 potrebbe essere il catalizzatore che porta l’evoluzione del “lavoro ovunque” al livello successivo di crescita, in modi che migliorano notevolmente le opportunità di collaborazione, pensiero, creazione e connessione produttiva.

Dal sole 24 ore:

Ci sono 3 fenomeni che è importante analizzare per capire i trend dei lavori più richiesti:

  1. Il lavoro a distanza è cresciuto del 90% grazie all’utilizzo di diverse tecnologie. Solo Zoom in questo periodo ha avuto un balzo in Borsa del 67%. Quello che stiamo vivendo non è il vero smart working, piuttosto è “lavoro da casa”, ma in ogni caso ci ha obbligato ad imparare nuovi modi di comunicare e nuove tecnologie. E ha salvato tanti posti di lavoro. Ecco una lista open source, ideata da Alessandro Cordova, di piattaforme che consentono di trovare lavori da remoto, ad esempio.
  2. I lavori che hanno visto un crollo pesante sono stati quelli legati al turismo, alla ristorazione, alla produzione di beni non essenziali, ai trasporti, al retail. Oggi sono in aumento invece tutti i lavori legati al mondo sanitario, medici ed infermieri, così come addetti al trasporto, alla logistica, all’e-commerce e alle piattaforme digitali. Google, Apple, Microsoft, Netflix, Amazon e altri giganti Tech continuano ad assumere. La loro importante presenza online e la non dipendenza da luoghi fisici (sebbene Apple abbia una grande catena di negozi) consentono loro di rimanere aperti. E di continuare a guadagnare dal momento che siamo stati obbligati a cambiare le nostre esperienze privilegiando l’online sia in termini di comunicazione sia di acquisto.
  3. Non torneremo più indietro. Le nostre esperienze saranno comunque modificate anche nel futuro. Questo significa che non entreremo più in un supermercato affollato, in un treno pieno, o faremo un viaggio in comitiva a cuor leggero. Stessa cosa si dica per il lavoro. Dopo che abbiamo sperimentato lo smart working, siamo sicuri che ritorneremo in ufficio tutti i giorni? Dopo che abbiamo sperimentato la formazione online, siamo sicuri che torneremo in aula tutti i giorni? Dopo che abbiamo utilizzato i pagamenti online, siamo sicuri che torneremo a pagare sempre in contanti?

“In questo periodo abbiamo visto molti business fare una vera e propria riconversione non solo di prodotto ma anche di processi digitali e questo può disegnare dei nuovi trend per le professioni più richieste nel futuro – spiega Mariagrazia Bizzarri, head of people development, reward and transformation in NEXI – Le professioni più ricercate richiederanno skill nell’analisi e interpretazione dei dati e dei processi digitali:  data specialist, digital marketing e SEO expert, e-commerce specialist, esperti di comunicazione (sopratutto di gestione della crisi), IT developer sono tra i primi lavori che vedranno una ripresa”.

La politica sta vagliando delle soluzioni per mitigare la crisi economica e presto saranno varate delle misure in tutti i paesi. Tuttavia queste misure non devono essere sequenziali alla crisi che stiamo vivendo. Assieme alla fase di lockdown bisogna pensare e realizzare la fase di unlocking, di uscita.

Microcredito Imprenditoriale

Microcredito Imprenditoriale per chi l’impresa in difficoltà

Il microcredito imprenditoriale è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale perché non dispongono di sufficienti garanzie.

A chi si rivolge?

  • Lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Imprese individuali titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo cinque dipendenti;
  • Società di persone, società tra professionisti, s.r.l. semplificate e società cooperative, titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con massimo 10 dipendenti.

Quali sono le attività ammesse?

Il microcredito è uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale perché non dispongono di sufficienti garanzie.

Lo strumento del microcredito, nella forma di “microcredito imprenditoriale”, si rivolge a tutti coloro che intendono avviare o potenziare un’attività di microimpresa o di lavoro autonomo e/o che hanno difficoltà di accesso al credito bancario.

Cosa finanzia?

Spese ammissibili (solo beni nuovi):

  • Acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione dei beni o servizi e le merci destinate alla vendita) o servizi connessi all’attività;
  • Pagamento di retribuzioni di nuovi dipendenti soci lavoratori;
  • Sostenimento dei costi per corsi di formazione aziendale;
  • Ripristino capitale circolante;
  • Operazioni di liquidità;
  • No ristrutturazione del debito.

Quali sono le agevolazioni?

Mutuo chirografario: durata massima 84 mesi, incluso un eventuale periodo di preammortamento, erogato da una delle Banche Convenzionate (vai all’allegato).

  • Importo max € 25.000,00, che possono diventare € 35.000,00 se le ultime 6 rate pregresse sono state pagate in maniera puntuale e se lo sviluppo del progetto finanziato risulta in linea con il raggiungimento dei risultati previsti.
  • Garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI (80% dell’importo finanziato);
    la Banca potrà richiedere ulteriori garanzie personali (non reali) solo relativamente alla parte non coperta dalla garanzia pubblica.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

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incentivo per la nascita di startup

L’incentivo per la nascita di StartUp – Start&Smart

Le StartUp innovative italiane possono presentare il proprio business plan per ricevere un incentivo che sostiene la nascita e la crescita dell’azienda su tutto il territorio nazionale.

Sono previsti finanziamenti a piani di impresa tra 100 mila e 1,5 milioni di euro per l’acquisto di beni di investimento e servizi, costi del personale e funzionamento aziendale.

A chi si rivolge?

  • Micro o piccole imprese, costituite da non più di 60 mesi e iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle StartUp innovative.
  • Team di persone, costituiti in società entro 30 giorni dell’ammissione alle agevolazioni.
  • Imprese straniere con almeno una sede in Italia e cittadini stranieri in possesso dello startup Visa.

 

Cosa finanzia?

I piani di impresa che prevedono un importo compreso tra 100 mila e 1,5 milioni di euro.

Tra le spese presentabili nel piano d’impresa:

  • impianti, macchinari e attrezzature nuove di fabbrica;
  • componenti hardware e software;
  • brevetti, marchi e licenze, certificazioni, know-how e consulenze specialistiche;
  • costi del personale, servizi di incubazione e di accelerazione;
  • investimenti in marketing e web marketing.

Tra i costi di funzionamento aziendale:

  • Materie prime;
  • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
  • Hosting e Housing;
  • Godimento beni di terzi.

Quali sono le agevolazioni?

È previsto un finanziamento a tasso zero senza alcuna garanzia per l’80% delle spese
ammissibili.
Il finanziamento arriva al 90% se la startup ha una compagine interamente costituita
da giovani under 36 e/o donne, o se tra i soci è presente un esperto con titolo di dottore
di ricerca (o equivalente) che rientra dall’estero.
Le startup con sede in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sardegna e Sicilia possono godere di un contributo a fondo perduto pari al 30% del
mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.
Il contributo va restituito in 10 anni a partire dal 12° mese successivo all’ultima quota di
finanziamento ricevuto.

Perché scegliere noi?

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Incentivi CuraItalia per le aziende

Emergenza Covid: Incentivi CuraItalia per le Aziende

Con il nuovo decreto riguardo l’emergenza Corona Virus, partono gli incentivi CuraItalia per le aziende che vogliono produrre dispositivi medici e di protezione individuale.

A chi si rivolge?

A tutte le imprese costituite in forma societaria (anche le società di persone) senza vincoli di dimensione.

Sono escluse le ditte individuali e le partite IVA.

E che al momento della presentazione della domanda abbiano:

  • Credibilità adeguata, sufficiente, insufficiente in base all’appartenenza o meno al settore di interesse;
  • Fattibilità tecnica del programma, intesa come capacità del programma proposto di determinare un incremento della produzione, a seguito del completamento del piano degli investimenti e credibilità del cronoprogramma degli investimenti;
  • “Solidità economica – finanziaria – patrimoniale, da soddisfare contemporaneamente del soggetto proponente” derivante dall’analisi degli ultimi due bilanci e con la verifica di tali indicatori: – MOL/Fatturato > 4% per almeno una delle annualità analizzate; – Indipendenza finanziaria > 0% per entrambe le annualità analizzate.
  • Adeguata copertura del programma.

 

Quali sono le attività ammesse?

Ampliare e/o riconvertire l’attività finalizzandola alla produzione di dispositivi medici e/o di dispositivi di protezione individuale.

Con riferimento ai dispositivi medici si intendono:

  • Aspiratori elettrici;
  • Sistemi di aspirazione monouso a circolo chiuso, misure adulto;
  • Sistemi di aspirazione monouso a circolo chiuso, misure pediatrico;
  • Attrezzature connesse ai respiratori;
  • Centrale di monitoraggio per terapia intensiva;
  • Ecotomografi portatili;
  • Elettrocardiografi;
  • Tomografo Computerizzato;
  • Kit diagnostici;
  • Caschi Niv;
  • Kit di accesso vascolare;
  • Laringoscopio per laringoscopia indiretta;
  • Monitor Multiparametrici;
  • Monitor Multiparametrico da trasporto con possibilità di defibrillazione;
  • Pompa peristaltica;
  • Tubi Endotracheali;
  • Ventilatori polmonari ad alta complessità per terapia intensiva (Aria Compressa);
  • Ventilatori polmonari per terapia Sub-Intensiva (Turbina).

Con riferimento dispositivi di protezione individuale si intendono:

  • Mascherine chirurgiche;
  • Mascherine FFP2;
  • Mascherine FFP3;
  • Guanti in lattice;
  • Guanti in vinile;
  • Guanti in nitrile;
  • Dispositivi per protezione oculare;
  • Tute di protezione;
  • Calzari/Sovrascarpe;
  • Cuffie/Copricapo;
  • Camici Chirurgici;
  • Termometri;
  • Detergenti e Soluzioni disinfettanti/Antisettici.

Cosa finanzia?

Le Spese ammissibili (solo beni nuovi) sono:

  • attrezzature, macchinari ed impianti;
  • software e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione;
  • opere edili ed interventi di ristrutturazione di immobili (nei limiti del 10% sul totale dell’investimento ammesso);
  • capitale circolante (materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze, canoni di locazione, personale) nei limiti del 20% del programma di spesa.

Quali sono le agevolazioni?

La dimensione del progetto di investimento può variare da 200mila euro a 2 milioni di euro.

L’agevolazione prevede un mutuo agevolato a tasso zero a copertura del 75% del programma di spesa, rimborsabile in 7 anni.

Il mutuo agevolato può trasformarsi in fondo perduto in funzione della velocità di intervento:

  • 100% di fondo perduto se l’investimento si completa entro 15 giorni;
  • 50% di fondo perduto se l’investimento si completa entro 30 giorni;
  • 25% di fondo perduto se l’investimento si completa entro 60 giorni.

Tempi

La domanda può essere inviata esclusivamente online, a partire dalle ore 12 del 26 marzo 2020 fino ad esaurimento fondi, a sportello ovvero con valutazione in base all’ordine cronologico di arrivo.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

I tempi sono serrati, richiedi subito una consulenza gratuita, saremo lieti di aiutarti nella presentazione della domanda per accedere agli incentivi CuraItalia per aziende!

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Emergenza covid18

Emergenza Covid: Innova per l’Italia

Emergenza Covid: Un nuovo invito alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, per l’utilizzo di tecnologie utili al monitoraggio e al contenimento del virus.

A chi si rivolge?

“Innova per l’Italia” è un invito per l’emergenza covid alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti che, attraverso le proprie tecnologie, possono fornire un contributo nell’ambito dei dispositivi per la prevenzione, la diagnostica e il monitoraggio per il contenimento e il contrasto del diffondersi del Coronavirus (SARS-CoV-2) sull’intero territorio nazionale.

Quali sono gli obiettivi?

Emergenza Covid

Innova per l’Italia: la tecnologia, la ricerca e l’innovazione in campo contro l’emergenza Covid

Il nostro Paese deve affrontare un’emergenza covid alla quale tutto il mondo non era preparato. Per questo ci troviamo davanti alla necessità di approntare tutti i mezzi e le soluzioni possibili, nell’ambito della prevenzione (es. DPI quali mascherine chirurgiche, mascherine FFP2/FFP3), diagnostica e trattamento (es. respiratori artificiali per le unità di terapia intensiva), monitoraggio.

A questo scopo, “Innova per l’Italia” invita all’azione tutte le aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti che possono contribuire all’emergenza covid, attraverso:

  1. Il reperimento, l’innovazione o la riconversione industriale delle proprie tecnologie e processi, per accrescere la disponibilità di:
    • dispositivi di protezione individuale, in particolare mascherine chirurgiche, mascherine FFP2/N95 con e senza filtro, mascherine FFP3/N99 conforme con Dir. 93/42 CEE, direttiva europea 89/686, e EN149:2001+A1:2009 o equivalenti;
    • produzione dei sistemi complessi dei respiratori per il trattamento delle sindromi respiratorie, inclusi tutti gli elementi che compongono il sistema complesso in cui i respiratori si inseriscono (valvole, display, …).

    Per questo motivo ci rivolgiamo alle aziende che già producono questi beni oppure quelle che, ad esempio, possano convertire la propria produzione tessile per la manifattura di mascherine adatte agli scopi medici e nel rispetto degli standard necessari, oppure che possano sfruttare la propria capacità di produrre materiali adatti alla produzione o al funzionamento dei respiratori artificiali.

  2. Il reperimento di kit o tecnologie innovative che facilitino la diagnosi del Covid-19 in termini di:
    • tamponi e elementi accessori;
    • strumenti per la diagnosi facilitata e veloce, nel rispetto degli standard di affidabilità richiesta.

    Per questo motivo ci rivolgiamo alle aziende che operano nella produzione dei tamponi adatti alla diagnosi del Covid-19 così come quelle che potrebbero indirizzare la produzione. Ci rivolgiamo anche a quelle aziende che hanno già avviato sperimentazione e innovazione di tecnologie per una diagnosi facilitata e veloce,coerentemente con gli standard necessari definiti.

  3. Disponibilità di tecnologie e strumenti che, nel rispetto della normativa vigente, consentano o facilitino il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19, in termini di:
    • tecnologie e strumenti per il monitoraggio, la localizzazione e la gestione dell’emergenza;
    • tecnologie innovative per la prevenzione e il controllo della diffusione del Covid-19 nelle sue diverse forme.

    L’innovazione offre strumenti e tecnologie all’avanguardia utili per la prevenzione e il controllo dell’epidemia quali, a titolo esemplificativo, robot che svolgono attività generalmente effettuate dagli operatori sanitari e droni per disinfettare le aree pubbliche e monitorare il rispetto dei presidi sanitari.
    Per questo motivo ci rivolgiamo anche ad alle aziende, università, enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni, cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, in modo singolo o associato, che hanno già a disposizione piattaforme o le possono in brevissimo tempo adattare, tecniche e algoritmi di analisi e intelligenza artificiale, robot, droni e altre tecnologie per il monitoraggio, la prevenzione e il controllo del Covid-19 nel rispetto dei principi della privacy, sicurezza ed etica, che possano essere utilizzati per il supporto ai pazienti così come dalla Protezione Civile e gli altri Enti interessati.

 

Quali sono i requisiti per la partecipazione?

Saranno considerati solo i servizi e interventi che rispondano ai seguenti criteri:

  • I proponenti siano aziende (startup, PMI, grandi imprese), enti e centri di ricerca pubblici e privati, associazioni (che possono interagire con associati in grado di rispondere a queste esigenze), cooperative, consorzi, fondazioni e istituti, quindi non singole persone o professionisti.
  • Siano concrete proposte realizzabili in tempi compatibili con l’emergenza, pur senza alcun impegno od obbligo.
  • Possano mettere a disposizione, autocertificandosi, una componente significativa in termini di capacità produttiva e volumi per l’impiego sul territorio nazionale o a livello regionale in tempi brevi.
  • Sia esplicitato a quale ambito si desideri aderire tra quelle rientranti nelle categorie proposte nel form.
  • La proposta sia corredata da opportune informazioni che consentano di valutare in tempi rapidi l’effettiva applicabilità.
  • Siano indicati i tempi, le modalità e le possibili quantità per la realizzazione della proposta.
  • Siano validi per tutto il territorio nazionale o per una o più regioni.
  • La descrizione dell’intervento non sia redatta in tono promozionale.
  • Preferibilmente, sia previsto un “canale” specifico dedicato all’iniziativa per l’emergenza coronavirus, che includa il top management dell’azienda o Ente.

 

Contattaci, possiamo aiutarti a partecipare!

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Abbattimento tassi 2020 – CCIAA di Avellino

Il contributo Abbattimento Tassi 2020 della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Avellino, consiste nell’abbattimento del tasso d’interesse sui finanziamenti concessi da banche per investimenti di cui alla sezione precedente (spese ammissibili) – con contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2020.

A chi si rivolge?

PMI, che rientrano nella definizione di micro, piccole e medie imprese.

Requisiti di ammissibilità, al momento della presentazione dell’istanza:

  • Abbiano sede legale ed operativa in provincia di Avellino;
  • siano iscritte nel Registro delle imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale
    camerale;
  • siano attive al momento della presentazione della richiesta di contributo ed al momento della relativa erogazione
  • non siano sottoposte a liquidazione e/o a procedure concorsuali;
  • Siano in possesso del Durc regolare.

 

Quali sono gli investimenti ammissibili?

Il finanziamento dovrà riguardare Spese (al netto di IVA) sostenute successivamente all’erogazione del finanziamento bancario, ed annotate nella contabilità aziendale, relative alle seguenti voci di costo:

  • Investimenti fissi: immobili, impianti, attrezzature, ristrutturazioni;
  • Investimenti immateriali: marchi, brevetti, ricerca, pubblicità ed incremento stabile del
    capitale circolante;
  • Investimenti in progetti di ricerca & sviluppo: per la realizzazione di nuovi prodotti e servizi o per il rinnovo dei processi produttivi;
  • Investimenti rivolti all’innovazione tecnologica, alla tutela ambientale e alla sicurezza sugli ambienti di lavoro:
    macchinari, attrezzature, impianti, progettazioni, consulenza, certificazioni ambientali e di qualità, formazione, ecc.;
  • Investimenti specifici nel settore dell’Information & Comunication Technology: ITC ed investimenti in e Business;
  • Progetti di internazionalizzazione delle imprese;
  • Acquisizioni di rami aziendali;
  • Investimenti per formazione;
  • Consolidamento delle passività a breve termine dell’impresa richiedente e l’apertura
    di credito in conto corrente.

Qual è l’entità del contributo?

Il contributo consiste nell’abbattimenti tassi 2020 d’interesse sui finanziamenti concessi da banche per investimenti di cui alla sezione precedente (spese ammissibili) – con contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2020.

 

Quali sono le agevolazioni?

Le agevolazioni finanziarie prevedono:

  • Abbattimento nella misura di tre (3) punti percentuali del tasso di interesse effettivo, fino ad un contributo massimo di 2.500,00 (duemilacinquecento) euro.
  • Tra l’impresa richiedente il contributo e le imprese fornitrici dei beni oggetto dell’investimento non devono sussistere legami riconducibili alle definizioni di imprese collegate e di imprese associate e tra i soci e amministratori delle imprese richiedenti il contributo non devono essere presenti soci o amministratori delle imprese fornitrici dei beni oggetto dell’investimento e viceversa e tra gli stessi non devono sussistere legami di parentela.

Quali documenti è necessario presentare?

  • documento di identità e tessera sanitaria validi del proponente
  • visura camerale aggiornata;
  • contratto di finanziamento dell’istituto di credito con relativo piano di ammortamento;
  • Fatture quietanzate concernenti l’investimento effettuato;
  • Indicazione circa la regolarità del DURC;
  • Dispositivo di firma digitale.

Tempi

La presentazione dei progetti sarà possibile entro e non oltre il 16/10/2020; si procederà all’ammissione seguendo l’ordine cronologico fino ad esaurimento fondi.

Perché scegliere noi?

Investment & Fund Research, con oltre l’80% dei progetti approvati, ti aiuta nella presentazione della tua domanda in ogni dettaglio con esperienza e professionalità.

Approfitta subito di questo incentivo per il tuo futuro, richiedi una consulenza gratuita per gli abbattimento tassi 2020!

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fino a 150.000€ per la tua azienda

Fino a 150.000 € per le coperative e le imprese sociali

Contributo a fondo perduto nella misura del 100% della spesa ammissibile fino a 150.000 € per le imprese e le coperative sociali –  Welfare: “Sostegno all’avvio e rafforzamento di attività imprenditoriali che producono effetti socialmente desiderabili e beni pubblici non prodotti dal mercato”.

A chi si rivolge?

  • Imprese sociali (di cui all’art.1 del D.Lgs.vo 3/07/2017 n. 112);
  • Cooperative sociali (di cui alla Legge 8/11/1991 n. 381).

E che al momento della presentazione devono:

  • Esercitare una delle attività prevalenti come da codici Ateco di cui all’allegato 1
  • Essere classificate PMI;
  • Essere iscritte nella sezione speciale delle imprese sociali del Registro delle imprese, attive;
  • Per le cooperative sociali ed i loro consorzi, devono essere iscritte negli appositi registri Regionali attualmente in
  • vigore;
  • Possedere il DURC regolare;
  • Essere in regime di contabilità ordinaria o impegnarsi ad esserlo entro la data del provvedimento di concessione;
  • Non essere nelle condizioni oggettive di difficoltà, liquidazione e procedure concorsuali;
  • Non essere state destinatarie di provvedimenti di revoca;
    Avere sede operativa nella Regione Campania e che in base al singolo comune di appartenenza, prevede una premialità;
  • Possedere la capacità di affidabilità giuridico, economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare.

Quali sono le attività ammesse?

I progetti agevolabili possono riguardare interventi diretti a:

  1. Potenziare l’offerta dei servizi sociali e socio sanitari;
  2. Sperimentare soluzioni innovative per la realizzazione di prodotti e servizi maggiormente rispondenti ai bisogni degli utenti/cittadini
  3. Sviluppare attività per la promozione dei percorsi volti a favorire ed implementare l’inclusione dei soggetti svantaggiati, anche attraverso l’inserimento lavorativo.

Gli stessi si traducono in azioni volte a:

  1. Migliorare la conoscenza dei fabbisogni degli utenti di riferimento;
  2. Apportare competenze nel campo delle tecnologie, dell’informazione e della comunicazione a servizio delle fasce deboli;
  3. Innovare le modalità di erogazione e migliorare la qualità servizi offerti ai cittadini;
  4. Promuovere percorsi di inclusione socio lavorativa

Cosa finanzia?

Il programma di investimento dovrà essere realizzato nei tempi di chiusura del POR FESR 2014 – 2020 con massimo 3 mesi di proroga entro

Spese ammissibili (solo beni nuovi), riconosciute solo se effettuate dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

  • Immobili e opere murarie, in misura non superiore al 30% dei costi totali ammissibili;
  • Macchinari, impianti ed attrezzature, anche mezzi mobili pertinenti all’attività;
  • Licenze, know-how;
  • Imposte di registro se afferenti l’operazione entro il limite del 2% dei costi totali ammissibili;
  • Studi di fattibilità economico-finanziaria, nei limiti del 2% dei costi totali ammissibili;
  • Spese legali, tecniche e contabili solo se riferite all’operazione cofinanzata e necessarie per la sua preparazione o realizzazione;
  • Spese di apertura di c/c dedicato all’operazione;
  • Spese per garanzie fornite da banche e/o assicurazioni, nei limiti del 2% dei costi totali ammissibili.

Quali sono le agevolazioni?

L’agevolazione finanziaria concedibile prevede un contributo a fondo perduto del 100% fino a 150.000 € oltre iva.

Quali documenti è necessario presentare?

Elenco documenti:

  • Documento di identità e tessera sanitaria del proponente
  • Contatti mail, telefonici, pec;
  • Titolo di disponibilità, regolarmente registrato, della sede oggetto dell’investimento;
  • Visura camerale aggiornata;
  • Iscrizione ai registri di competenza;
  • Matricola INPS – INAIL, laddove ricorre la necessità.

Perché scegliere noi?

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